prigione (pregione)
Il senso proprio di " carcere " è documentato in Pg XI 137 per trar l'amico suo di pena, / ch'e' sostenea ne la prigion di Carlo I d'Angiò. Ancora in senso proprio, ma in contesto allegorico, il termine si registra in Fiore XXVII 5 ella [Gelosia] volea fondar una pregione / dove Bellaccoglienza fia murata; LXX 8, LXXII 5, CLXXXI 13, CXCVIII 14, CCXXXII 12.
In Pg I 41 la pregione etterna indica, figuratamente, l'Inferno (cfr. If X 58 cieco / carcere): " è termine intonato... al concetto dell'Inferno come regno organizzato sulla base di una sua legge; il carcere infatti è un elemento dell'organizzazione amministrativa della legge nella ‛ civitas ' " (Mattalia).
In Fiore XXI 10 la fortezza / dove Bellaccoglienza fu 'n pregione, e XXXI 10, il sostantivo è usato nel senso di " prigionia ", " cattività ".