PRIERIAS
. Soprannome col quale è noto il teologo Silvestro Mazzolini, così chiamato dal paese di Prierio, in Piemonte (prov. di Cuneo), dove nacque, verosimilmente nel 1456; morì a Roma nel principio del 1523 e fu sepolto a S. Maria sopra Minerva. Fattosi domenicano, nel 1499 divenne professore a Bologna e nel 1501 a Padova. Nel 1508 fu eletto vicario generale della provincia lombarda, e dal 1508 al 1811 fu membro del tribunale dell'Inquisizione a Brescia, e per qualche tempo anche a Milano. Nel 1514 fu chiamato da Leone X ad insegnare teologia tomista al Gymnasium Romanum, e tenne l'insegnamento sino alla morte, sebbene il 15 dicembre 1515 diventasse anche maestro del Sacro Palazzo.
Nel 1516, essendo membro della commissione che doveva giudicare sulla controversia del Reuchlin, si dimostrò avverso al grande umanista. Quando si fecero note anche a Roma le tesi di Lutero e fu avviato il processo canonico contro di lui, dell'istruttoria fu incaricato Gerolamo Ghinucci, e al P. toccò la consulenza nel campo teologico (giugno 1518). Egli compilò alla svelta In praesumptuosas Martini Lutheri conclusiones de potestate papae dialogus, nel quale, Prendendo in esame le tesi di Lutero, le confuta, non senza acerbe punte personali. Ai primi di luglio 1518 usciva la citazione del Ghinucci e del P., per cui Lutero doveva comparire a Roma entro 60 giorni per sottomettersi al giudizio. Lutero intanto nell'agosto 1518 faceva stampare a Lipsia la sua Responsio Lutheri ad Silvestri Prieratis dialogum; e il P. sulla fine del 1518 faceva uscire la Replica F. Silvestri Prieratis Sacri Palatii ap. magistri ad F. Martinum Luther, e poi a Perugia nel 1519 un Epithoma responsionis ad Lutherum. Lutero avuta in mano quest'epitome, la stampò a Wittemberg nel giugno 1520, premettendovi una sua prefazione, in cui metteva in dileggio il suo contraddittore. Per conto suo il P. stampava a Roma il 27 marzo 1520: Errata et argumenta Martini Lutheri recitata, detecta, repulsa et copiosissime trita, che formò oggetto delle derisioni di Lutero. Pubblicò anche, oltre a opere di predicazione, di teologia (contro Scoto), sulle streghe, ecc., una Summa Summarum quae Silvestrina dicitur (Bologna 1514, e spesso in seguito), e un Compendium dialecticae (Venezia 1496).
Bibl.: Fr. Lauchert, Die italienischen Gegner Luthers, Friburgo in B. 1912; P. Tacchi-Venturi, La vita religiosa in Italia, Roma 1921, pp. 111-113; L. v. pastor, Storia dei papi, IV, i, trad. ital., Roma 1926, p. 234 segg., 253 segg.