PŘÍBRAM (A. T., 59-60)
ÍBRAM Città della Boemia (Cecoslovacchia), posta 54 km. a SSO. di Praga a 509 m. s. m., nell'alta valle del Litavka (bacino dell'Elba) ai piedi dei monti Brody, con 10.500 abitanti nel 1930 (13.600 nel 1900). Nei dintorni si trovano miniere d'argento che già venivano sfruttate al principio del sec. XIV e alle quali era dovuta la floridezza della città; oggi si estraggono principalmente zinco, antimonio e bismuto. Příbram è sede di una rinomata scuola superiore delle miniere fondata nel 1849.
Al principio del sec. XIII Příbram viene ricordata come una fattoria di proprietà del vescovato di Praga, in cui possesso rimase fino alle guerre ussite. Ma nel sec. XIV era già città. Durante le guerre ussite passò in mani private e in seguito mutò spesso di proprietarî. Nel 1576 la città passò in proprietà di Rodolfo II, il quale nel 1579 l'innalzò a regia città mineraria. Dopo la guerra dei Trent'anni, durante la quale sia la città sia le miniere d'argento patirono gravi danni, Příbram fu restituita agli arcivescovi di Praga, i quali la tennero sino al 1847. Nel secolo XVII ad opera dei gesuiti fu eretto sulla Svatá Hora (Monte Sacro), sopra la città, un santuario, la cui Madonna miracolosa è meta dei più grandi pellegrinaggi in tutta la Boemia; dal 1871 questo luogo è amministrato dai redentoristi. Le miniere d'argento ebbero nuova fortuna soltanto alla fine del sec. XVIII, quando cioè s'incominciò ad estrarre l'argento per mezzo di profonde gallerie sotterranee.
Bibl.: A. Sedláček, Hrady zámky a tvrze král. českého (I castelli e le fortezze del regno di Boemia), VI, Praga 1889; J. Hrabák, Gedenkbuch zur Feier des 50-jährigen Bestandes der k. k. Bergakademie in Příbram, Příbram 1899; A. Podlaha, Soupis památek historickìch a uměleckìch v politickém okresu Příbramském (I monumenti storici ed artistici nel distretto politico di Příbram), Praga 1901; F. X. Holas, Dějiny poutního místa mariánského Svaté Hory u Příbramě (Storia del Santuario del Monte Sacro presso Příbram), Svatá Hora 1929.