BLOUNT, PRESTITO
Il prestito fu contratto dal governo pontificio in virtù del sovrano rescritto dell'11 aprile 1866 con scadenza nell'anno 1940 per l'importo di Lit. 60.000.000 al tasso del 5% con godimento dal 1° ottobre 1866. I titoli sono unitarî da L. 500 e all'atto dell'emissione fu data facoltà ai sottoscrittori del prestito di ottenere il frazionamento dell'obbligazione in quattro parti distinte con le lettere A.B.C.D., sotto lo stesso numero di iscrizione. Il prezzo d'apertura del prestito non poteva essere minore del 66%. Le estrazioni sono previste nei mesi di marzo e settembre, ma vengono effettuate solo nel caso in cui il prezzo del titolo raggiunga o superi la pari. Le cedole scadono e vengono rimborsate al 1° aprile e 1° ottobre. Il fondo d'ammortamento fu determinato dal 1870 con l'assegno annuo dell'1‰ sul capitale nominale (60.000.000) con l'aumento semestrale degl'interessi delle obbligazioni estinte. L'estinzione si effettua per ricompera in borsa al valore del corso, purché inferiore alla pari. Le leggi 24 dicembre 1908, n. 731, e 15 maggio 1910, n. 228, autorizzano il ministro del Tesoro ad operare anticipatamente il riscatto delle obbligazioni di questo prestito. Gli acquisti sono effettuati alla borsa di Parigi dalla Société générale pour favoriser le développement des Industries et du Commerce en France. L'operazione fu affidata con convenzione del giorno 12 aprile 1866 alla casa bancaria Edoardo Blount e C. di Parigi. Questo debito, pagabile anche all'estero, fu passato a carico dello stato italiano dopo l'annessione della provincia romana al regno d'Italia, in virtù della legge 29 giugno 1871, n. 339, serie 2, e incluso separatamente nel Gran Libro per effetto della legge stessa. Nessuna operazione, all'infuori della conversione in rendita consolidata 4,50% netto, è ammessa sulle iscrizioni di questo debito.