presentazione
presentazióne [Der. del lat. praesentatio -onis, da praesens -entis "che è davanti (a chi guarda)", comp. di prae "davanti" e ens entis part. pres. di esse "essere"] [ELT] Nella tecnica oscilloscopica, il modo con cui il segnale applicato allo strumento appare nello schermo di esso; le principali sono: (a) p. in una coordinata, o di tipo A, in ampiezza, o p. x-y o p. cartesiana, che è quella usuale, quando il segnale è applicato all'asse oscilloscopico y mentre all'asse x è applicato un segnale a rampa, per modo che sullo schermo appare il diagramma temporale del segnale (v. oscilloscopi e oscillografi: IV333 b); (b) p. di tipo A in intensità, o x-z in cui il segnale è applicato, anziché all'asse y, all'elettrodo intensificatore (asse z), per cui la traccia del segnale appare come un segmento orizzontale di brillanza, punto per punto, proporzionale all'intensità del segnale medesimo; (c) p. in due coordinate, o di tipo B in intensità, quando il segnale è applicato all'asse z e la figura sullo schermo è determinata dai segnali applicati ai due assi di deflessione, uno dei quali è il segnale a rampa, determinante l'ascissa temporale e l'altro è un segnale dipendente da una terza grandezza, per es., nei sistemi radar, l'azimut dell'antenna esploratrice (p. PPI: v. oltre); esistono poi alcune varianti di queste p. fondamentali (p. in tre coordinate, o di tipo C, p. J (v. oltre), ecc.): v. radar: IV 653 Fig. 5.3. ◆ [ELT] P. J: v. radar: IV 653 b. ◆ [ELT] P. panoramica, o PPI o topografica: v.radar: IV 653 c.