PREMONIZIONE
Vocabolo largamente adoperato nelle ricerche psichiche contemporanee a indicare i fenomeni paranormali di previsione dell'avvenire; accanto ad esso vengono usati i termini di chiaroveggenza (o metagnomia) nel futuro, di precognizione, ecc. I fenomeni di premonizione si riscontrano solo sporadicamente presso gl'individui normali, per lo più allorché questi si trovano in stati di minor coscienza (si hanno così sogni premonitori, previsioni enunciate nell'ipnosi, ecc.); taluni medium, chiaroveggenti e simili presentano le dette manifestazioni con singolare frequenza.
A cura di società e di singoli studiosi sono state condotte esaurienti inchieste sui fenomeni premonitori, e si è invariabilmente riscontrato che l'ipotesi della coincidenza era da escludersi di fronte al complesso dei fatti accertati. La Society for Psychical Research di Londra ha classificato circa un migliaio di casi di premonizione; C. Flammarion, con minore severità, 1824 casi. E. Bozzano classifica con notevole rigore, in una sua monografia, 260 casi.
Intorno alla premonizione, per i molti e importanti problemi teorici ch'essa implica, sono state formulate ipotesi interpretative svariatissime, d'ordine psicologico, filosofico e fisicomatematico. La sua considerazione appare comunque indispensabile ogniqualvolta vengano posti i problemi inerenti ai concetti di tempo e di libertà (v. anche chiaroveggenza; psichica, ricerca).
Bibl.: L. Vivante, I fenomeni precognitivi: bibliografia e cenno storico sulle teorie, in La ricerca psichica, 1933, nn. 1, 2 e 3 (con bibl. esauriente).