prelibare
Le due sole occorrenze del verbo, in contesto metaforico, ricorrono in rima con ciba e scriba (e prescriba; uniche rime in -iba della Commedia), e appartengono entrambe al Paradiso: XXIV 4 per grazia di Dio questi preliba / di quel che cade de la vostra mensa, " praegustat " (Benvenuto), " innanti tempo assaggia " (Buti); con il ‛ si ' passivante: X 23 Or ti riman, lettor, sovra 'l tuo banco, / dietro pensando a ciò che si preliba, " a quello di cui non è dato che un saggio " (Lombardi), cioè " è appena toccato, trattato sommariamente ". Cfr., per l'uso latino, VE I IV 5 quod contra superius praelibata [" le cose sopra toccate "] videtur insurgere, ed Ep VI 24.
Bibl. - E.R. Curtius, Metaphores relatives à la nourriture, in La Littérature européenne et le Moyen Age latin, Parigi 1956, 166-168.