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preeclampsia

Dizionario di Medicina (2010)
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preeclampsia


Condizione clinica che precede l’eclampsia (➔). È caratterizzata e definita da ipertensione arteriosa e proteinuria. Essendo una sindrome sistemica, può provocare danni e sintomi in tutto il corpo e in tutti gli organi, causando altri disturbi tra i quali edema, disturbi visivi e neurovegetativi. Elementi diagnostici della p. in donne gravide sono valori di pressione arteriosa (max/min) superiori a 140/90 mmHg, presi in almeno due misurazioni distanti tra loro (più di 6 ore ma meno di 7 giorni), in assenza di precendente ipertensione cronica, e una albuminuria superiore o uguale a 300 mg in 24 ore in una donna senza pregressa albuminuria. La p. è condizione che riguarda ca. il 7% delle gravide. L’incidenza subisce un aumento in presenza di fattori di rischio.

Segni e sintomi

Segni caratteristici sono mal di testa, disturbi visivi o cerebrali, incluse convulsioni, dolore addominale, in particolare epigastrico o nel quadrante in alto di destra, ed edema, soprattutto centrale.

Fattori di rischio

Prima gravidanza, gravidanza multipla, ipertensione, diabete, malattia vascolare e del tessuto connettivo (per es., lupus), nefropatia, sindrome antifosfolipidica, obesità, resistenza all’insulina, età molto giovane oppure avanzata, predisposizione etnica (popolazione afro-americana), familiarità, rappresentano i più comuni fattori di rischio.

Forme affini alla preeclampsia

Si ha p. severa in presenza di almeno uno dei seguenti fattori: pressione arteriosa superiore a 160/110 mmHg, albuminuria superiore a 5g/24 h, piastrine inferiori a 100.000/mm3, amminotransferasi, aspartato (➔ GOT) o alanina (➔ GPT), o entrambi, superiori a 70 U/l, mal di testa persistente, disturbi visivi, convulsioni, dolore addominale persistente, edema polmonare, o oliguria (meno di 500 ml di urina in 24 ore). Si ha la sindrome HELLP (Hemolysis, Elevated Liver enzymes, Low Platelets) in presenza di emolisi, con valori di amminotransferasi aspartato o alanina (o entrambi) maggiori di 70 U/l e piastrine inferiori a 100.000/mm3.

Complicanze

Le complicanze materne sono rappresentate da sindrome HELLP, coagulazione intravascolare disseminata, edema polmonare, distacco della placenta, insufficienza renale, convulsioni (eclampsia), emorragia cerebrale, insufficienza epatica, ecc. Le complicanze del feto o del neonato da parto pretermine sono ritardo di crescita, ipossia, danni neurologici, morte.

Prevenzione

Malgrado i grandi sforzi della ricerca, sono poche e poco efficaci attualmente (2009) le possibilità di prevenzione della preeclampsia. Alcuni fattori di rischio sono evitabili, come l’obesità e, in alcuni casi, la gravidanza multipla. Una terapia a base di acido acetilsalicilico a basso dosaggio, iniziata prima delle 20 settimane di gravidanza, diminuisce l’incidenza di p. del 10÷20% in soggetti ad alto rischio.

Terapia

L’unica cura della p. è il parto con l’espulsione della placenta, dove giace la causa della preeclampsia. La p. è un’indicazione al parto nella gravidanza a termine, e di solito nella gravidanza dopo le 32 settimane in casi di p. severa o di HELLP. Il solfato di magnesio costituisce la miglior profilassi per l’eclampsia, ed è indicato in partic. in casi di p. severa o HELLP.

Vedi anche
placenta anatomia e medicina Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo riceve dal sangue materno tutte le sostanze necessarie per il suo accrescimento (principi nutritivi, ... parto Espulsione o estrazione del feto dei Mammiferi dagli organi genitali. Avviene al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale può considerarsi concluso: l’utero contraendosi ritmicamente (travaglio di parto) determina l’espulsione del feto e, successivamente, il secondamento degli annessi fetali ... convulsione Insieme di violente contrazioni a carico di gruppi muscolari. Le convulsione sono il risultato di una contrazione involontaria dei muscoli controllati volontariamente in condizioni fisiologiche; si dicono toniche per contrazioni muscolari persistenti, cloniche quando contrazione e rilasciamento si alternano, ... ipertensione Eccessiva pressione esistente in determinate cavità o spazi organici contenenti liquidi (ipertensione arteriosa, ipertensione endocranica) o gas (ipertensione del cavo pleurico, in caso di pneumotorace). Con riferimento al contenuto di tali cavità si parla di ipertensione sanguigna (arteriosa, venosa ...
Indice
  • 1 Segni e sintomi
  • 2 Fattori di rischio
  • 3 Forme affini alla preeclampsia
  • 4 Complicanze
  • 5 Prevenzione
  • 6 Terapia
Altri risultati per preeclampsia
  • preeclampsia
    Enciclopedia on line
    Stadio clinico che precede l’eclampsia conclamata, caratterizzato da ipertensione arteriosa, albuminuria, oliguria, edemi, disturbi visivi e turbe neurovegetative.
  • gestosi
    Dizionario di Medicina (2010)
    Vincenzo Berghella Sindromi di varia gravità accomunate dal fatto di essere legate alla gravidanza, di dipendere da questa, e di scomparire al momento della interruzione dello stato gravidico. In senso proprio, sinon. di preeclampsia.
Vocabolario
preeclampsìa
preeclampsia preeclampsìa (o preeclamsìa) s. f. [comp. di pre- e eclampsia (o eclamsia)]. – In medicina, stadio clinico che precede l’eclampsia conclamata, caratterizzato da ipertensione arteriosa, albuminuria, oliguria, edemi, disturbi...
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