prato
In senso , proprio, in Rime CI 28 un bel prato d'erba, e Pd XXIII 80 prato di fiori.
In If IV 111 giugnemmo in prato di fresca verdura (all'interno del castello del Limbo), il termine, con il complemento di qualità che l'accompagna, sembra contenere, accanto al significato letterale, anche un valore allegorico: " pratum virens figurat viredinem famae illustrium virorum " (Benvenuto), ovvero " il frutto sempre verde delle opere dei grandi uomini " (Chimenz); evidente il riferimento a Virgilio (Aen. VI 638-639 " devenere locos laetos et amoena virecta / fortunatorum nemorum sedisque beatas ").