POZNAN
POZNAŃ (Posnania nei docc. medievali; ted. Posen)
Città della Polonia centro-occidentale, capoluogo dell'omonimo voivodato.P. fu, a partire dal 968, la prima sede vescovile polacca ed è attualmente sede arcivescovile e metropolitana. Considerata per tradizione capitale culturale della Grande Polonia, fu a partire dalla seconda metà del sec. 10° e fino all'anno 1038 la seconda città della nazione dopo Gniezno, sede della capitale della Polonia. La città si sviluppò concentricamente partendo dal punto (Ostrów Tumski) in cui si incontrano il fiume Warta e gli affluenti Bogdanka e Cybina, passando dalla terrazza inferiore a quella mediana (la zona della città medievale) e infine a quella superiore e alle pianure moreniche circostanti site su entrambe le rive del fiume Warta; caratteristica che distingue P. è infatti l'abbondanza delle acque, arricchita dalla presenza di laghi naturali e artificiali.La fonte scritta più antica che tratti di P. è il Chronicon di Thietmar di Merseburgo (975-1018), che risale alla prima metà dell'11° secolo. Nel testo il 968 è considerato l'anno di creazione del vescovado di P. (Jordan episcopus Posnaniensis) e il 1005 quello di fondazione della città (Ab urbe Posnanii).Alcuni resti dei villaggi delle genti della Grande Polonia risalgono ai secc. 7°-8°, mentre cambiamenti significativi avvennero con ogni probabilità nell'8°-9° secolo. Allora sui banchi di sabbia del fiume Warta, leggermente sporgenti sopra il livello dell'acqua, a Ostrów Tumski venne eretto un castrum (gród) cinto con un terrapieno rinforzato con legno, datato alla fine del sec. 9° o agli inizi del successivo, anche se questa seconda ipotesi appare meno certa. Sul sito del castrum più antico, probabilmente a corpo unico, sorse nella seconda metà del sec. 10°, al tempo di Mieszko I (ca. 963-992), un castrum a corpo doppio cinto da una monumentale doppia cerchia: una esterna, più bassa, in pietra e legno (la c.d. panca), e una interna, più alta, in terra e legno. L'insieme delle fortificazioni era largo alla base m 20 e alto più di m 10; le sue rovine, scoperte nel 1938, si sono conservate fino all'altezza di m 5. Non è stato scoperto finora il palazzo del sovrano, che doveva essere senz'altro un sontuoso blocco rettangolare in pietra con la cappella posta al centro, sito probabilmente nel luogo in cui sorge attualmente la chiesetta della Vergine del sec. 15°, all'interno del c.d. borgo del principe a O della cattedrale; quest'ultima fu costruita in pietra nel 968 ca. in stile protoromanico, come è risultato dagli scavi del 1946.A causa dei danni subìti in seguito all'invasione (1038-1039) del duca boemo Bretislao I (1034-1055), una moneta del quale è stata rinvenuta nelle rovine della cattedrale, questa fu ricostruita insieme all'intero castrum del duca, che in quella circostanza perse le insegne pertinenti alla residenza del sovrano a favore di Cracovia. Le riebbe per un breve periodo nel 1295, al tempo di Přemysl II (1257-1296), che pose il suo castello nel luogo dell'od. città vecchia.A partire dalla seconda metà del sec. 11° ebbe luogo un ulteriore sviluppo dell'insediamento di Ostrów Tumski, mentre contemporaneamente sorse l'insediamento autonomo di Sródka. Fino alla seconda metà del sec. 13° il centro di potere del duca regnante sul ducato della Grande Polonia era situato all'interno delle fortificazioni del borgo sito a Ostrów Tumski; a S del complesso del borgo sorsero contemporaneamente un mercato e un insediamento con la chiesa di S. Nicola. Sulla riva sinistra del fiume Warta nacquero insediamenti intorno alle chiese di S. Gottardo, S. Adalberto e S. Martino e un nuovo centro commerciale-produttivo. Lo scambio di terreni tra il duca e il vescovo avvenuto al tempo di Přemysl I (ca. 1221-1257) permise di stabilire l'ubicazione della città sulla riva sinistra del Warta in base alla legge magdeburghese, secondo la quale venne adottato lo schema di città a scacchiera con mercato di m 140140 posto al centro, dal quale partivano dodici vie; una tipologia quindi che si differenziava di molto rispetto all'antico insediamento di Sródka, che sopravvisse come comune autonomo fino al 18° secolo. Sulla piazza del mercato della nuova città vennero erette verso la fine del sec. 13° la sede del municipio e la pesa, entrambe simboli dell'autonomia locale che si andava formando. Přemysl I fortificò la città con un terrapieno e una palizzata, mentre Přemysl II cinse il castello e la città con un muro in mattoni. Successivamente alla morte di Přemysl II e in seguito alla rivolta del borgomastro Przemek nel 1314, P. cessò di essere la capitale dello Stato. Negli anni successivi e fino alla prima metà del sec. 15° si registrò lo sviluppo del commercio e dell'artigianato e soprattutto della tessitura, che divenne nota in tutta l'Europa.I grandi incendi scoppiati negli anni 1447 e 1557 imposero cambiamenti nell'architettura della città. Nel primo decennio di appartenenza di P. alla Prussia, dopo la prima spartizione della Polonia (1771), avvenne la demolizione delle mura cittadine, mentre dopo l'incendio del 1803 lo schema della città vecchia scomparve.I più antichi monumenti architettonici conservatisi si trovano a Ostrów Tumski nel luogo dell'antico guado. Si tratta dei resti delle fortificazioni del castrum (in legno e terra, probabilmente originarie del sec. 8°, e in pietra e legno, della seconda metà del 10°), mentre identiche fortificazioni proteggevano sia il borgo sia il sobborgo insieme alla cattedrale (968), con ogni probabilità un edificio di tipo basilicale. Al suo interno, al centro, si sono conservate le rovine di due tombe vuote, in pietra, appartenenti, forse, ai primi sovrani Mieszko I e Boleslao I il Coraggioso (m. nel 1025), i cui resti furono deposti nel sec. 16° in una nuova tomba riccamente scolpita. Accanto alle tombe è stata rinvenuta una vasca ricoperta di calcestruzzo della seconda metà del sec. 10°, ritenuta, forse erroneamente, un fonte battesimale. La cattedrale, intitolata ai ss. Pietro e Paolo, venne ristrutturata in forme romaniche - a pianta basilicale con due torri i cui resti si sono conservati fino a oggi - intorno alla metà dell'11° secolo. Nei suoi sotterranei sono state rinvenute molte tombe di vescovi e di altri dignitari della chiesa con i relativi arredi, soprattutto calici e patene in argento nonché pezzi di pastorali, tra i quali uno riccamente decorato, la cui lavorazione indica senz'altro un'origine limosina e una datazione a cavallo tra 12° e 13° secolo. A metà del sec. 13° il corpo della cattedrale venne ristrutturato in mattoni in stile protogotico; una successiva trasformazione avvenne nel sec. 14° e un'ulteriore 'goticizzazione' nel successivo. Passata attraverso diverse distruzioni e ristrutturazioni, attualmente la cattedrale si presenta a tre navate con due torri con coperture neobarocche e con un deambulatorio a cappelle. Tra queste spicca la cappella sepolcrale di Mieszko I e Boleslao il Coraggioso, del sec. 14°, con la tomba gotica di quest'ultimo.Sulla riva destra del fiume Warta sorge la chiesa tardoromanica in mattoni intitolata a s. Giovanni Battista (1187), appartenente all'Ordine dei Cavalieri di Malta. A P. si trova inoltre la chiesa sepolcrale dei cittadini illustri della Grande Polonia, ossia la chiesa di S. Adalberto, originariamente del sec. 13°, ma che si presenta nello stato del 15°, con alcune modifiche apportate tra 16° e 18° secolo.Tracce dell'architettura gotica di P. si notano anche nel castello ducale, ampliato in stile rinascimentale (sec. 15°), distrutto nel corso delle guerre svedesi e rinnovato in stile neoclassico verso la fine del 18° secolo. Un gruppo di edifici tra loro adiacenti, siti nella parte S del mercato, è quel che resta delle strutture del mercato stesso, risalenti alla metà del 13° secolo. Si è qui in presenza di un complesso di negozi molto ben conservato e ristrutturato, che costituisce nello stesso tempo un raro esempio polacco di architettura di mercato a schiera.
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