Studioso dell'antichità, archeologo e scrittore polacco (Pików, Podolia, 1761 - Uładówka, Podolia, 1815). È noto per il romanzo fantastico-filosofico Manuscrit trouvé à Saragosse, costruito sullo schema de Le mille e una notte. Il romanzo apparve integralmente nella trad. polacca del 1847 (e nell'originale franc., 1989).
Fu instancabile viaggiatore (in Italia e in molti paesi europei, in Africa e in Asia), influenzato dagli ambienti illuministici francesi frequentati a Parigi, scrittore e studioso dai molteplici interessi. In particolare visitò paesi che furono le prime sedi degli Slavi e scrisse in francese: Essai sur l'histoire universelle et recherches sur celle de la Sarmatie (1789-92); Voyage dans quelques parties de la Basse-Saxe pour la recherche des antiquités slaves ou vendes (1795); Fragments historiques et géographiques sur la Scythie, la Sarmatie et les Slaves (1796). Autore anche di commedie leggere (Recueil des Parades, 1792), lasciò un notevole romanzo fantastico-filosofico, Manuscrit trouvé à Saragosse, costruito sullo schema de Le mille e una notte, nel quale convogliò idee e problemi dell'Illuminismo accanto a presentimenti del Romanticismo. Dell'opera, divisa in «giornate», furono conosciute una 1a parte, stampata a Pietroburgo (1805) e rimasta in bozze, e una 2a parte pubbl. a Parigi (1813); oggetto poi di edizioni e traduzioni arbitrarie e di plagi clamorosi, il romanzo apparve per la prima volta nella sua interezza in trad. polacca (66 giornate in 6 voll., 1847). L'originale francese, dopo la riscoperta della 1a parte (pubbl. a cura di R. Caillois, 1958; trad. it. 1965), è stato ricostruito integralmente da R. Raddrizzani (1989; trad. it. 1991). Morì suicida.