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Potenza

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Comune della Basilicata (175,43 km2 con 66.393 ab. nel 2020, detti Potentini), capoluogo di provincia e di regione. Sorgendo a 819 m s.l.m., è il più elevato capoluogo di provincia d’Italia dopo Enna. Situato sul versante settentrionale dell’alta valle del fiume Basento, in ambiente climatico tipicamente montano, l’abitato si estende, in posizione pittoresca, parallelamente al corso del fiume, su un dosso collinare allungato in direzione NE-SO.

La progressiva espansione urbana legata all’incremento demografico ha portato all’esaurimento delle aree della città alta e allo sviluppo di moderni quartieri residenziali e industriali nel fondovalle, verso il sito che fu della Potentia romana.

Come capoluogo regionale, P. ha accentuato il suo carattere di centro amministrativo e impiegatizio. Le industrie sono diversificate, sia dal punto di vista settoriale (meccanico, elettrico, chimico, del cemento, alimentare) sia da quello della provenienza dei capitali: alle prime iniziative legate ai gruppi Fiat, Montecatini o parastatali se ne sono poi aggiunte altre legate a capitali locali. Molti sono tuttora gli addetti all’agricoltura. Nodo ferroviario per le comunicazioni tra la Campania e la Puglia settentrionale e occidentale, P. è collegata da un raccordo all’autostrada Napoli-Reggio di Calabria. Dal 1983 è sede di un’università statale.

Di fondazione romana (forse 2° sec. a.C.), fu municipio durante l’Impero e saccheggiata dai Goti di Alarico nel 402. Nel 6° sec. fu incorporata dai Longobardi nel ducato di Benevento. Passata nell’847 al principato di Salerno, ne condivise a lungo le sorti. Nel 1269 si ribellò a Carlo I d’Angiò, che ne abbatté le mura e l’annetté al demanio regio. Alla fine del 14° sec. l’ebbero in feudo i Sanseverino, che dopo la conquista di P. per opera di Ladislao di Durazzo (1399) ne persero il possesso, che fu poi degli Origlia, di Michele Attendolo, dei Guevara (1435) e, dal 16° sec. all’abolizione della feudalità, dei Loffredo. Nel 1806 P. fu elevata dai Francesi a capoluogo della regione; il 28 agosto 1860, prima fra le città dell’Italia meridionali, insorse cacciando il presidio borbonico.

La città medievale è riconoscibile nella cerchia delle mura e delle porte. Del periodo romanico rimangono S. Michele (11°-12° sec.), attribuita a Sarolo di Muro; parti della cattedrale (rosone della facciata e abside; ricostruita nel 18° sec. da A. Magri) e della chiesa del Sepolcro (decorazioni gotiche, 15° sec.). S. Francesco (1274; convento del 16° sec.) ha due portali durazzeschi (15° sec.) e pregevoli porte lignee intagliate; l’abside è gotica; interessante l’interno. Notevole il Museo archeologico provinciale.

Provincia di P.

(6.594,44 km2 con 358.401 ab. nel 2020, ripartiti in 100 Comuni)

È la più vasta delle due province in cui nel 1927 fu divisa la Basilicata, e occupa la parte settentrionale e occidentale della regione. Il territorio si estende dal massiccio del Vulture, a N, al gruppo del Monte Pollino, a S, e si affaccia, a SO, al Mar Tirreno; è prevalentemente montuoso, comprendendo quasi interamente l’Appennino Lucano, la cui parte orientale è costituita da colline argillose attraverso le quali si snodano i fiumi Agri e Sinni, che sfociano nel Mar Ionio. La provincia è interessata anche dai bacini dei fiumi Ofanto, a N, e Bradano e Basento al centro, mentre nel Tirreno sbocca la fiumara La Noce, che segna il confine tra la Basilicata e la Calabria.

Il clima, mediterraneo lungo la costa, assume carattere continentale all’interno. La provincia di P., come del resto tutta la Basilicata, è soggetta a una serie di calamità naturali (frane, calanchi, terremoti), che l’hanno ripetutamente dissestata. L’attività economica più diffusa resta l’agricoltura (uva, olive, cereali, ortaggi, frutta e tabacco); sviluppato anche l’allevamento, che alimenta l’industria casearia e dei salumi. Il processo di industrializzazione ebbe inizio nel 1961, con la creazione di due nuclei: quello di P. e quello del Golfo di Policastro. I settori industriali più sviluppati sono quelli automobilistico (stabilimento Fiat di Melfi), delle materie plastiche, del vetro, dei materiali da costruzione, alimentari, delle confezioni. Il turismo ha in Maratea, nel Vulture e nel Pollino le sue mete preferenziali.

Vedi anche
Basilicata Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e dallo Ionio, a SE (tra Nova Siri e Metaponto). È divisa nelle due province di Potenza (capoluogo di ... Basento Fiume della Basilicata (149 km; bacino di 1508 km2); corrisponde all’antico Casuentus. Nasce a S di Potenza e, alimentato da numerosi affluenti, raggiunge il litorale ionico a S di Lido di Metaponto, nel Golfo di Taranto. Il fondovalle è percorso da una moderna superstrada. Calabria Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². Comprende le province di Catanzaro (capoluogo regionale), Cosenza, Crotone, Reggio di Calabria ... Puglia Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla Campania e dalla Basilicata. I punti estremi sono: a N la Punta di Peschici nel Gargano, a E il Capo ...
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Altri risultati per Potenza
  • POTENZA
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
    Per dati statistici provinciali v. basilicata (Tabelle), in questa Appendice.
  • POTENZA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
    : per dati statistici provinciali v. basilicata (tabelle), in questa Appendice.
  • POTENZA
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXVIII, p. 110; App. I, p. 949; II, 11, p. 600) Luigi RANIERI Per il cessare di alcuni fattori ambientali negativi - malaria nel fondovalle del Basento, scarsezza di acqua e insicurezza dell'area adiacente - e per l'esaurimento dell'area della città alta col completamento del rione nordoccidentale ...
  • POTENZA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXVIII, p. 110; Àpp. I, p. 949) Luchino Franciosa La città, tipico centro di dorsale, ha avuto uno sviluppo urbano limitato a piccole aree deI ripiano a sud di essa (rione Tavolaro), nei pressi delle stazioni ferroviarie e del rione S. Maria. Nuove costruzioni vanno sostituendone talune antiche nella ...
  • POTENZA
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XXVIII, p. 110) La città è in pieno sviluppo edilizio. Sulla Piazza Sedile sono stati costruiti la Casa del fascio, il palazzo della Banca d' Italia e quello dell'Istituto magistrale. Nel quartiere meridionale sono stati costruiti il palazzo del Banco di Napoli, le officine della Fiat, le numerose ...
  • POTENZA
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (A. T., 27-28-29) Paolo DE GRAZIA Pietro ROMANELLI Ruggero MOSCATI Clarice EMILIANI * Città della Lucania, capoluogo di provincia, situata a 823 m. s. m., in pittoresca posizione dominante la valle del Basento. Il nucleo primitivo era posto nel piano sottostante in contrada Murata, presso la riva ...
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Vocabolario
potènza
potenza potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona volontà (I. Nievo); in senso relativo,...
potenziato¹
potenziato1 potenziato1 agg. [der. di potenza], ant. – 1. Potenzialmente disposto (in rapporto con il sign. filosofico di potenza): L’anima d’ogne bruto e de le piante Di complession potenzïata tira Lo raggio e ’l moto de le lusi sante...
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