POTENZA Picena (A. T., 24-25-26 bis)
Cittadina delle Marche, a S. del Conero, in provincia di Macerata, posta a m. 237 tra il Potenza e il torrente Asola, tutta affacciata sull'Adriatico, da cui dista circa 6 km. D'incerta antichissima origine, fu colonia romana - Potentia -; nell'alto Medioevo ebbe nome di Castello o Monte S. Giovanni che distrutto, nel 1116, per la fedeltà alla Chiesa, dall'esercito imperiale di Enrico V, risorse, nel 1128, per opera della Chiesa Fermana, con il nome di Monte Santo; nel 1863, ebbe il nome attuale.
Il nucleo urbano murato irradiò dalla quadrata Torre campanaria e dal castello cinquecentesco in multiple direzioni. Da notare fra i suoi edifizî, il Palazzo merlato del podestà o pretoriale, romanico, la chiesa di S. Francesco con pregevole coro intarsiato e freschi del '300. Il territorio comunale è kmq. 47,79, di colline d'arenarie gialle e argille cineree, di piane d'alluvione quaternarie e recenti e di arenili, con quote estreme di m. 0 e m. 240. Il suolo agricolo è di ha. 4.609 coltivati ottimamente a grani, viti, ulivi, gelsi, foraggere, frutteti, orti; notevole la produzione bovina, suina, dei bachi e delle conserve alimentari.
La popolazione di 7545 ab. nel 1911 era di 7333 nel 1921 e, nel 1931, di 7943 ab., onde una densità di 170 per kmq.; di essi, quasi 3000 agglomerati nel centro e in 3 frazioni. Industria caratteristica cittadina, antica e di grande fama in Italia, è quella dei tessuti artistici di seta e di lana, damaschi e broccati, esercitata nell'Istituto dell'Addolorata, oggi con macchinarî modernissimi; altre industrie sono quelle dei laterizî, della molitura, oleifici, saponi, cordami.
A circa 7 km. dal centro, sul mare e scalo della ferrovia litoranea, è la solitaria stazione balneare di Porto Potenza Picena (oltre 500 ab.), con bella antica torre-presidio contro i corsari.
Bibl.: C. Cenerelli Campana, Istoria dell'antica città di Potenza, rediviva in Montesanto, Ripatransone 1852; F. Bruti Liberati, La III lettera sopra Monte Santo, Ripatransone 1840; A. Amatori, Le abazie e monasteri piceni, Camerino 1870; A. Cordoni, Macerata e comuni del Maceratese, Macerata 1934.
L'antica Potentia fu fondata come colonia di cittadini romani nel 184 a. C. insieme con Pesaro, e a ciascun colono furono attribuiti sei iugeri di terra (Liv., XXXIX, 44). La città è ricordata incidentalmente da Cicerone, e poi dai geografi, ma non sembra abbia mai avuto grande importanza, né che abbia mantenuto nell'Impero il suo rango di colonia. Apparteneva alla tribù Velina. La sua posizione va ricercata sul mare a sud della foce del fiume Potenza, che da lei prendeva nome, presso la chiesa di S. Maria a Potenza; essa perciò distava circa cinque miglia dall'attuale paese di Potenza Picena.