POSTUMO (Marcus Cassianus Latinius Postumus)
Imperatore di oscurissima origine, elevato ad alte cariche militari da Valeriano, che ne apprezzava la ferrea volontà e il senso di giustizia. Nel 259-60 si proclamò imperatore in Gallia, Britannia, Spagna Citeriore e Germania. Liberò la Gallia dalle incursioni germaniche, guerreggiò con alterna sorte contro Gallieno. Fu ucciso nel 268 durante una ribellione militare.
Non ci è noto alcun ritratto in scultura e problematica è la sua indentificazione in tre piccoli bronzi (Collezione Grean, Louvre, Sant-Germain); forse più sicuro un bustino di alabastro rinvenuto a Colonia; per contro ricca e di particolare interesse è la sua iconografia monetaria in cui non solo si afferma un nuovo indirizzo stilistico adottato nei conî di altri imperatori gallici coevi, ma si ha una innovazione tipologica: il ritratto frontale o leggermente di tre quarti. Dopo le prime emissioni in cui per forma della testa e trattazione dei capelli ricorda un po' Gallieno, si inizia un ritratto veramente personalissimo, caratteristico per la massiccia volgarità del volto - dagli zigomi sporgenti, dal naso grosso, dagli occhi un po' vicini e con gli angoli esterni abbassati - e per la folta massa dei capelli e della barba trattati in grosse ciocche morbide ed arricciate, riecheggianti lontani prototipi antonini. È da notare per altro che variando gli incisori del conio variano anche talune particolarità del ritratto.
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., VI, p. 14 s.; E. A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 117; Mattingly-Sydenham, Imp. rom. Coinage, Londra 1933, V, 2, p. 310-368; R. Delbrück, Münzbildnisse von Maximinus bis Carinus, Berlino 1944, pp. 20, 127, 131 ss., 141, tav. 19; G. Bovini, Osservazioni sulla ritrattistica romana da Treboniano Gallo a Probo, in Mon. Ant., XXXIX, 1943, p. 292 s. (con bibl. relativa ai tre bronzi), p. 294; B. M. Felletti Maj, Iconografia romana imperiale da Alessandro Severo a M. Aurelio Carino, in Quaderni e Guide di Arch., II, Roma 1958, pp. 251-54.