POSTA
(XXVIII, p. 93; App. IV, III, p. 43)
Le Poste Italiane sono protagoniste di un profondo cambiamento (1994): la l. 29 gennaio 1994 n. 71 ha trasformato l'Amministrazione Poste e Telegrafi in Ente pubblico economico denominato ''Poste Italiane''. Con effetto dal 1° gennaio 1994 l'Ente è subentrato all'Amministrazione in tutte le attività di posta, bancoposta, telegrafo e telex e in tutti i rapporti attivi e passivi già dell'Amministrazione postale. L'obiettivo è quello di risanare il bilancio in un triennio (3.500 miliardi circa di deficit nel 1993) e dal 1997 trasformare l'Ente in società per azioni. Le amministrazioni postali estere più evolute, e pressoché tutte quelle europee, hanno già attuato analoghi processi di snellimento che, peraltro, attuano le direttive della CEE e cioè la netta separazione tra indirizzo e vigilanza (propri dei ministeri) e gestione dei servizi (spettanti agli enti o società). Nel quadro delle direttive CEE il monopolio postale (1994) è limitato alla raccolta, trasporto e recapito delle lettere dirette all'interno e all'estero e al trasporto dei pacchi fino a 20 kg diretti all'interno. Sono liberalizzate le corrispondenze ''celeri'' ossia quelle per le quali il gestore, anche privato, garantisce i tempi di consegna.
Il traffico postale, per quanto riguarda il 1992 (ultimo dato annuale definitivo), presenta nei settori più significativi i seguenti dati: settore della corrispondenza 8 miliardi di oggetti; settori dei pacchi 65 milioni. Al 31 dicembre 1993 la rete della meccanizzazione postale risulta costituita da 23 centri di primaria importanza e 56 centri minori. Nello stesso anno oltre il 60% del traffico postale lettere è stato trattato dagli impianti meccanizzati, il residuo 40% è stato lavorato manualmente. Gli impianti di meccanizzazione sono stati recentemente ampliati per assicurare anche la lavorazione degli AO (Altri Oggetti), ossia delle varie corrispondenze aventi formato diverso dalla lettera normalizzata: stampe, pacchetti, campioni e così via. Impianti di tale tipo sono già operanti in 10 centri. In 19 impianti di meccanizzazione postali la ripartizione meccanizzata è effettuata non soltanto per settori di distribuzione della città, ma anche per i singoli portalettere. La ripartizione è eseguita allo stesso modo che per l'avviamento, ossia mediante lettura con il sistema SARI (Sistema Automatico Riconoscimento Indirizzi), oppure mediante digitazioni su tastiera, con la differenza che in questi impianti la lettura viene estesa ai nomi della via o della piazza dov'è diretta la corrispondenza. L'impianto provvede al raggruppamento degli oggetti per singolo portalettere. Nel settore dei pacchi sono operativi 11 centri di meccanizzazione. Nel 1993 oltre l'80% del traffico pacchi è stato trattato automaticamente.
Nell'ultimo decennio sono stati inoltre introdotti alcuni nuovi servizi nel quadro di una migliore risposta alla clientela postale. Innanzitutto vanno citati i servizi di p. celere; l'EMS-CAI Post e il PI-Post. Il servizio EMS-CAI Post (Express Mail Service, Corriere Accelerato Internazionale), in funzione dal gennaio 1988, assicura il recapito delle corrispondenze provenienti dall'Italia e dirette ai paesi europei entro 24÷48 ore dall'impostazione, mentre per quelle dirette a paesi extra europei il limite di consegna è fissato in 48÷72 ore. Al 31 dicembre 1993 il servizio era attuato con 132 paesi in regime di reciprocità. Esso è reso a tariffe commerciali. Il servizio PI-Post (Posta Celere Interno) assicura il recapito entro 24 ore dall'impostazione delle corrispondenze da e per tutti i capoluoghi di provincia d'Italia e ad altre 400 località importanti (1994). Le tariffe sono commerciali.
A caratterizzare l'efficienza del servizio, va segnalato inoltre che sia per l'EMS-CAI Post sia per il PI-Post è garantita la sicurezza degli invii, in quanto essi sono registrati dall'impostazione al recapito. Nel caso in cui non vengano rispettati i tempi di consegna, l'Amministrazione rimborsa le tasse pagate. Il traffico dei servizi ''celeri'' è stato di quasi 4 milioni di oggetti nel 1993.
Bisogna poi ricordare il servizio PT Postel (Posta Elettronica), istituito nel 1989, che rappresenta un notevole progresso tecnologico nel settore dello scambio della corrispondenza. Al 31 dicembre 1993 gli impianti erano operativi nei 23 centri capoluogo di provincia più importanti che assicurano il servizio su tutto il territorio nazionale. Lo sviluppo del traffico (nel 1993 sono stati operati oltre 170 milioni di invii) impone l'estensione della rete, che è in corso.
Il sistema, altamente versatile, è destinato soprattutto agli utenti che producono grandi quantità di corrispondenze. Esso prevede il collegamento degli elaboratori degli abbonati (o dei personal computer) ai centri P.T. Postel mediante una rete di telecomunicazioni (una volta che l'intero sistema sarà a regime ogni capoluogo di provincia disporrà di un centro). Le lettere vengono stampate e imbustate, nell'assoluto rispetto del segreto epistolare, nel capoluogo di provincia più vicino al destinatario e riproducono i logo e le firme dei mittenti in forma autentica. Logo e firme sono depositati nel data-base del sistema e accessibili ai soli interessati mediante l'utilizzazione di passwords. L'eliminazione delle fasi di impostazione e trasporto nonché delle operazioni intermedie riduce notevolmente i tempi. Nei centri-stampa di arrivo le lettere vengono ripartite per zona di recapito, mediante gli impianti di ripartizione automatica esistenti, e quindi affidate ai portalettere. PT Postel consente inoltre il colloquio diretto fra utenti abbonati al servizio e offre pure il servizio della ''casella postale elettronica'': i messaggi, depositati nella casella dell'abbonato, possono in qualunque momento essere dallo stesso richiamati sul proprio personal computer, all'occorrenza, riprodotti su carta utilizzando una stampante collegata. Il servizio è attivo anche in regime internazionale con i paesi che hanno installato sistemi compatibili.
Nel settore del Bancoposta l'innovazione più significativa è data dalla completa automatizzazione del servizio dei conti correnti che nel 1993 ha fatto registrare oltre 650 milioni di operazioni per un importo complessivo superiore a 800.000 miliardi di lire. In oltre 1000 uffici postali sono stati attivati sistemi elettronici che consentono agli utenti di effettuare le operazioni presso qualsiasi sportello contribuendo alla riduzione delle file, fenomeno tipico degli uffici postali tradizionali specialmente nei periodi di scadenza dei pagamenti. Nel settore dei Risparmi (Buoni postali fruttiferi e Libretti di deposito) alla fine del 1993 il credito dei depositanti superava i 130.000 miliardi di lire.
Postcard è un servizio di tipo bancario attualmente all'inizio della fase operativa (1994). Gli abbonati possono prelevare somme dal proprio conto a mezzo di cash dispensers installati presso uffici postali (per ora limitatamente alle città di Roma, Pescara e Palermo) o allo sportello degli uffici abilitati. Il conto è alimentato dai versamenti del titolare e da quelli che vengono effettuati da terzi sul suo conto. La caratteristica di Postcard risiede nel fatto che la card personale di ciascuno è dotata di microprocessore che contiene tutti i dati relativi al conto del titolare. Per questo è denominata anche ''portafoglio elettronico''. È un servizio di tipo bancario suscettibile di grande sviluppo. Dal 1993 gli uffici postali effettuano anche servizio di ''cambio valuta''. Alla data del 31 dicembre 1993 gli uffici abilitati erano circa 400.
Per i servizi di Telecomunicazione gestiti dall'Ente Poste Italiane ricordiamo il telegramma (30 milioni nel 1993 con un traffico sostanzialmente invariato nell'ultimo triennio) e il Telex, un servizio in fase di decrescita (al 31 dicembre 1993 le utenze attive erano circa 40.000 contro le 75.000 del 1988), in conseguenza dell'espansione delle reti telematiche e del telefax in particolare.
Bibl.: A. Alberini, Corrispondenza, in Nuovissimo Digesto Italiano, App. 2, Torino 1981, pp. 836 ss.; Id., Diritto postale o delle telecomunicazioni, ibid., pp. 1238 ss.; F. Colli, Posta, ibid., 5, 1984, pp. 1122 ss.; G. De Sanctis, F. Molteni, Poste e Telecomunicazioni, in Enciclopedia del diritto, 34, Milano 1985, pp. 568 ss.; Commissione CEE, Il libro verde dei servizi postali, 1991; Amministrazione Poste e Telegrafi, Bilancio consuntivo 1992 e preventivo 1993; Progetto bilancio 1994. Stato dei servizi e dati statistici.