post-renzismo
s. m. Fase successiva al periodo in cui Matteo Renzi ha esercitato un forte richiamo sulla scena politica italiana.
• Ripeto, si tratta di un momento politico singolare. Il post-renzismo al tempo di Renzi. Nel quale agisce un premier sicuramente vicino a Renzi. Sicuramente diverso da Renzi. Paolo Gentiloni. «Personifica» un governo «impersonale». Perché l’attuale premier non ha lo stile di azione e di comunicazione di Renzi. Né di [Silvio] Berlusconi. È post-renziano e post-berlusconiano. Anche se ha una lunga storia politica personale. Questo stile «impersonale», in tempo di partiti e di leader «personali», però, non sembra nuocergli. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 4 febbraio 2017, p. 1, Prima pagina) • S’è narrato addirittura che, quando il renzismo era all’apice della sua potenza e nessuno osava dissentire neppure nel segreto della propria coscienza, [Carlo] Calenda ‒ da [Matteo] Renzi definito «uno più rissoso di me» ‒ non temesse di rivolgere qualche critica verso [Luca] Lotti, che è come dire verso Matteo. Ora dicono tutti che si stia ritagliando l’abito giusto per rappresentare l’epoca del post-renzismo come possibile premier di un governo istituzionale (Mario Ajello, Messaggero, 3 marzo 2017, p. 7, Primo Piano).
- Derivato dal s. m. renzismo con l’aggiunta del prefisso post-.
> renzismo.