post-Expo
(post Expo), s. m. e agg. inv. Periodo successivo a un’esposizione universale; con particolare riferimento a Expo Milano 2015, tenutasi dal 1º maggio al 31 ottobre 2015; successivo a Expo Milano 2015.
• Forse adesso, con le ruspe che accendono i motori, Milano e tutta l’Italia comprenderanno che l’Expo è un piano concreto, un obiettivo da perseguire, un’occasione da sfruttare. Il distacco, una diffusa perplessità sono state alimentate dagli scontri e dalle polemiche infinite sui terreni, su chi doveva comandare, sugli amici e i nemici di Letizia Moratti, sulla valorizzazione post-Expo anche se è un tema del 2017. (Rinaldo Gianola, Unità, 8 settembre 2011, p. 20) • Restando al 2016, quali sono le sue priorità per la Lombardia? «Oltre al post-Expo ce ne sono almeno tre: il referendum sull’autonomia, le politiche di riduzione dei ticket e delle liste d’attesa e la partenza della Macroregione Alpina» (Roberto Maroni intervistato da Fabio Rubini, Libero, 27 dicembre 2015, p. 33, LiberoMilano) • Anche San Raffaele, Humanitas University e altri enti di ricerca milanesi (come il Besta) entrano nella partita del post Expo. Si allarga così la platea degli attori che avranno un ruolo determinante nella definizione del progetto che dovrà insediarsi in una parte del sito di Rho-Pero. Si tratta di quella parte di post Expo che è in mano all’IIT e al comitato di coordinamento di cui fanno parte i rettori di Bicocca, Politecnico e Statale. (Luca De Vito, Repubblica, 13 gennaio 2016, p. 5).
- Derivato dal s. f. fr. expo, accorciamento di exposition ‘esposizione’, con l’aggiunta del prefisso post-.
- Già attestato nella Repubblica del 5 maggio 2009, Milano, p. I (Luca Beltrami Gadola).
> dopo-Expo.