posizione lunga e breve
posizióne lunga e brève. – Nel linguaggio finanziario, l’adozione di una specifica strategia di acquisto e vendita di strumenti finanziari adottata dagli operatori (singoli investitori o gestori di fondi comuni) per la gestione del proprio portafoglio di titoli. Le posizioni lunghe (long selling) si sostanziano nell’acquisto dell’attività, nella sua detenzione nel portafoglio titoli per un certo periodo di tempo in previsione o nella speranza di un aumento del suo prezzo e infine nella sua vendita quando si giudica che il guadagno derivante dalla differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto sia sufficientemente alto, o comunque quando si ritiene che esso abbia raggiunto il suo livello massimo. Le posizioni brevi (a volte dette anche corte) consistono invece nella vendita di attività finanziarie non possedute dall’investitore con l’intenzione di riacquistarle in un momento successivo. Per realizzare tale operazione, l’investitore prende a prestito titoli da un terzo (in genere un broker), convenendo di restituirli in una certa epoca futura (con l’aggiunta di una somma in denaro come compenso per il prestito) e li rivende immediatamente, confidando che nel periodo intercorrente tra la vendita di titoli e la loro restituzione al broker si verifichi un ribasso del loro prezzo. Ciò consentirà all’investitore di riacquistare i titoli a un costo inferiore alla somma realizzata con la vendita, e la differenza, dedotto l’interesse, rappresenterà il profitto dell’operazione. Nel corso della crisi finanziaria del 2008 tali operazioni sono state temporaneamente vietate dalle autorità degli Stati Uniti e di diversi paesi europei in quanto ritenute responsabili di alimentare speculazioni ribassiste in mercati azionari già in caduta e del rischio di acuire il verificarsi di una crisi sistemica.