• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PORTOGALLO

di Guido GIGLI - Alberto BALDINI - Carlo DE ANGELIS - Anna Maria RATTI - Pino FORTINI - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
  • Condividi

PORTOGALLO (XXVIII, p. 32).- Storia (p. 42)

Guido GIGLI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Pino FORTINI

Il dominio secolare di una monarchia scarsamente pensosa dell'interesse e dell'educazione del paese, aveva favorito l'egoismo e la noncuranza, le lotte politiche quasi sempre a base di rivalità, i pronunciamenti di ufficiali soprannumerarî e di soldati malcontenti dell'avanzamento o del soldo, le camarillas che da Lisbona sapevano "lavorare" costantemente le elezioni per assicurarsi la necessaria maggioranza di governo. Così si spiega la debolezza della vita politica portoghese sotto la monarchia e la repubblica. La repubblica, prima e dopo la guerra mondiale, aveva dovuto combattere contro il clero e i realisti, contro i repubblicani più accesi, i socialisti, i sindacalisti e gli anarchici. In queste condizioni era inevitabile che il Portogallo passasse da una dittatura all'altra, senza poter mai raggiungere una stabilità di governo che assicurasse il funzionamento legale di un qualunque regime.

Già prima della rivoluzione nazionale del 28 maggio 1926 vi erano stati dei movimenti precursori di protesta contro questo stato anormale di cose, come quello del 5 dicembre 1917 di Sidonio Pais, e l'altro del 19 gennaio 1919 del capitano Paiva Couceiro.

Quest'ultimo tentativo di restaurazione monarchica fece palese come la fiducia nella monarchia fosse ormai molto scossa, dimostrando che se si voleva tentare un risanamento morale e politico del paese bisognava fare appello a nuovi valori che fossero promessa d'avvenire. Il movimento che nei suoi principî animatori direttamente prelude all'attuale è quello tentato da tre ufficiali superiori il 18 aprile 1925. Il colpo di stato fallì, ma l'eco morale suscitata dal processo fu grande e fruttifera largamente nel paese, dando luogo il 27 gennaio 1926 alla rivoluzione nazionale che, guidata dal maresciallo Manoel de Oliveira Gomes da Costa, eroe d'Africa e comandante del corpo di spedizione portoghese in Francia, si concluse il giorno seguente con la marcia su Lisbona. Il governo fu costituito da un direttorio di tre membri, due dei quali erano il Gomes da Costa stesso e il generale A. de Carmona (v. App.). Il programma del direttorio era significativo: "la nazione ne ha abbastanza della tirannia dei politicanti irresponsabili... Io proclamo l'interesse nazionale contro l'azione nefasta dei politici e dei partiti, io offro alla patria malata un governo forte capace di opporre un fronte eroico ai nemici interni ed esterni". Questo governo però presentava una doppia debolezza: da un lato il temperamento liberaleggiante del Carmona, inadeguato all'affermazione di un nuovo regime; dall'altro la scarsa competenza del Costa, energico e dai propositi radicali, ma privo di qualità politiche e di idee costruttive. Mancava insomma il realizzatore, e questi infine fu trovato in Antonio de Oliveira Salazar (v. App.)

I suoi principî di governo, espressi nel discorso del 30 giugno 1928, sono una professione di fede nazionale nel Portogallo, nel suo diritto all'indipendenza e all'impero coloniale, nel consolidamento del potere esecutivo, nella creazione dello stato forte ma non assoluto. L'individuo, la famiglia, le associazioni civili religiose culturali e morali devono armonizzarsi con le esigenze della società e dello stato senza compromettere le garanzie e le libertà individuali, il rispetto al dovere morale, ai principî del diritto delle genti e della fraternità umana. Non avendo ideali di potenza e d'impero da realizzare, la subordinazione allo stato è meno energica che in Italia e in Germania. Infine l'economia nazionale deve rientrare nel quadro della vita politica sia sotto l'aspetto tecnico produttivo sia sotto l'aspetto sociale con l'assicurare il rispetto dei diritti e degli interessi dei datori di lavoro e dei lavoratori, associati al destino della produzione e del paese attraverso le organizzazioni dello stato corporativo. L'ordinamento sociale portoghese, pur mutuando dal fascismo le strutture organizzative, s'ispira nei suoi principî direttivi al cattolicesimo sociale.

D'importanza fondamentale è l'Atto Coloniale dell'8 giugno 1930 che integra i possedimenti d'oltremare nell'unità territoriale della nazione. Ci si è voluti con esso difendere da eventuali aggressioni esterne e insieme richiamare il Portogallo alle sue tradizioni imperiali.

"È nell'essenza organica della nazione portoghese adempiere alla sua missione storica di possedere e colonizzare i dominî d'oltremare e di civilizzare le popolazioni indigene che essi racchiudono..." (art. 2 dell'Atto Coloniale).

Quantunque il Salazar sia profondamente cattolico (a suo tempo ricevette anche gli ordini minori) e i portoghesi siano ferventi cattolici, pure rispetto ai rapporti tra Chiesa e Stato, come rispetto alla restaurazione monarchica, il capo del governo ha sempre mantenuto un prudente riserbo per non riaccendere le lotte fra assertori dello stato laico e confessionale insieme con quelle tra monarchici e repubblicani: tuttavia con lui s'è posto fine alla politica di laicizzazione metodica iniziata nel 1910. In effetto si attua una collaborazione parallela tra Chiesa e Stato per migliorare spiritualmente ciascuno sé stesso e raggiungere lo scopo comune di favorire lo sviluppo morale del paese.

Nel campo finanziario il regime ha semplificato l'amministrazione, aumentate le imposte, incrementata l'economia pubblica e privata, posto il paese in condizione di pagare il suo debito fluttuante con l'estero e i buoni del tesoro all'interno, ha stabilizzato la moneta collegandola al blocco della sterlina, ha portato il bilancio al pareggio fin dal 1931, chiudendolo negli anni successivi sempre con un attivo.

L'organismo economico è stato rinvigorito e rinsanguato: 4500 km. di strade riparate e più di 1000 km. di strade nuove, rafforzata e aumentata l'attrezzatura della rete ferroviaria, potenziata quella telegrafica e telefonica, migliorata la navigabilità dei fiumi, e dei canali, rammodernata l'attrezzatura dei porti, intensificata e razionalizzata l'idraulica agricola, accresciuta la disponibilità di forza motrice elettrica, elevata la resa della produzione mineraria, sollevate le sorti delle industrie tessili, alimentari, chimiche, metallurgiche, turistiche, della ceramica e dei boschi. La bilancia del commercio internazionale, passiva dal 1920-1921 al 1928, è diventata in complesso attiva negli anni successivi.

La politica estera del Portogallo è stata fissata dal Salazar nel discorso del 6 luglio 1937: egli auspica la pace tra i popoli e il progresso dell'umanità, e preconizza l'arbitrato come mezzo per risolvere i contrasti internazionali. Fondamento dell'azione politica esterna è l'alleanza con l'Inghilterra: "Il lavoro sul corpo e l'anima della nazione è accompagnato da un elemento di politica estera del più alto valore, l'amicizia e l'alleanza secolari dell'Inghilterra: molto di ciò che è stato fatto e di ciò che si progetta mira nettamente a valorizzarle". Nei primi mesi del 1938 il Portogallo ha ribadito la sua alleanza con la Gran Bretagna concedendole in caso di guerra l'uso di tutte le proprie basi navali. Ciò non toglie che il Salazar, in occasione della guerra civile di Spagna, abbia sentito il bisogno, per combattere il bolscevismo, di estendere la cerchia delle proprie relazioni internazionali, praticando una politica di amicizia attiva con l'Italia e la Germania.

Bibl.: M. de Thomasson, Les deux anarchies européennes, l'ottomane et la portugaise et leurs conséquences, in Revue des questions diplomatiques et coloniales, Parigi 1912; U. Bataillon, La nouvelle Charte organique de l'empire colonial portugais, in Outre-Mer, Parigi 1931; A. Ferro, Salazar. Le Portugal et son chef, Parigi 1934; E. Prestage, Chapters in Anglo-Portuguese relations, Londra 1935; G. de Reynold, Portugal, Parigi 1936; L. de Poncin, Le Portugal renaît, Parigi 1936; Rodney Gallop, Portugal, Cambridge e Londra, 1936.

Esercito (p. 41). - L'odierna costituzione dell'esercito portoghese comprende: 21 reggimenti e 4 battaglioni autonomi di fanteria, 9 battaglioni di cacciatori, 2 di ciclisti, 3 di mitraglieri; 2 brigate di cavalleria (su 2 reggimenti) e 5 reggimenti regionali di cavalleria; 5 reggimenti di artiglieria leggiera, 4 gruppi di artiglieria a cavallo, 3 di artiglieria da montagna, 2 reggimenti di artiglieria pesante campale, 2 reggimenti di artiglieria da costa; 1 gruppo di difesa sottomarina da costa e 4 batterie di difesa mobile da costa, 3 batterie contraeree; 2 reggimenti di zappatori-minatori, 1 reggimento telegrafisti, 1 di ferrovieri e 1 battaglione pontieri.

Sono in via di costituzione compagnie di pezzi d'accompagnamento per fanteria e compagnie carri d'assalto leggieri.

Marina militare (p. 42). - Si trovano attualmente in corso di costruzione presso cantieri dell'Inghilterra 4 cacciasommergibili. La forza bilanciata ascende a 6500 uomini.

Finanze (p. 42). - Nel 1934-35 il miglioramento delle entrate e la compressione delle spese concorsero a dare un avanzo effettivo. Il miglioramento si è poi mantenuto e si è potuto anche proseguire la politica di ammortamento e di conversione del debito pubblico già iniziata.

Al 31 dicembre 1936 il debito estero era di 3,2 miliardi di escudos e quello interno di 4,0 (di cui 3,9 di consolidato).

I biglietti sono tuttora convertibili solo in chèques su Londra sulla vecchia base (110 escudos = 1 Lst.) mantenuta anche all'atto dell'abolizione della convertibilità in oro, implicitamente riconoscendo una svalutazione dell'escudo pari a quella della sterlina, cioè del 40% (decreto legge 29 dicembre 1931). Il controllo dei cambî, in vigore in parte dal 1914 e in parte dall'ottobre 1922, date le buone condizioni dell'economia portoghese e la consistenza della riserva della Banca atta a garantire la stabilità della moneta, è stato abolito nell'ottobre 1937.

Al 31 dicembre 1937 i biglietti in circolazione ammontavano a 2224 milioni e la riserva era di 917 milioni in oro (riserva legale aurea 30%) e 703 in divise.

I principali istituti di credito sono il Banco Nacional Ultramarino (1864), il Banco Espirito Santo (1879) e il Banco Pinto e Soto Mayor (1914).

Bibl.: v. le pubblicaz. della Soc. delle naz., specie l'Annuario.

Culti (p. 41). - Sono state omesse per errore le diocesi di Oporto (sec. IV), Villa Real (1922), Viseu (572), suffraganee di Braga. Sono suffraganee di Lisbona anche le diocesi di Angola e Congo, Angra, Funchal, Santiago (I. Capo Verde), S. Tomé (v. africa, I, p. 803, e App.)

Marina mercantile (p. 41). - Al 30 giugno 1937 la marina mercantile era costituita di 252 navi per tonn. lorde 258.172; non si nota una riduzione sensibile in confronto all'immediato periodo postbellico: 261.212 nel 1919, e al 1934: 266.481 tonn. La flotta continua ad essere costituita nella enorme maggioranza di piroscafi: 159 per 228.770 tonn. La Companhia Nacional de Navegação si prepara ad attuare un piano di nuove costruzioni (undici navi per 2.300.000 sterline); all'uopo sarà aiutata finanziariamente dall'Erario.

Vedi anche
Lisbona (port. Lisboa) Città capitale del Portogallo (489.562 ab. nel 2008) e capoluogo dell’omonimo distretto (2801 km2 con 2.819.433 ab. nel 2008), in Estremadura. È la capitale più occidentale dell’Europa continentale (38°42′ lat. N; 9°10′ long. O), essenzialmente caratterizzatasi come centro di scambi economico-culturali ... Porto (ant. Oporto) Città del Portogallo nord-occidentale (216.080 ab. nel 2008), capoluogo del distretto omonimo. È situata sulla riva settentrionale del Duero, 5 km a monte della foce del fiume. È la seconda città per importanza del Portogallo, dopo Lisbona, e l’unica grande città del Nord, sbocco commerciale ... Angola Stato dell’Africa australe, bagnato a O dall’Oceano Atlantico. Confina a N e a NE con la Repubblica Democratica del Congo, a E con la Zambia, a S con la Namibia. Comprende un lembo costiero a N della foce del fiume Congo, la cosiddetta exclave di Cabinda, separata dal resto dello Stato per l’interposizione ... Braga Città del Portogallo (112.039 ab. nel 2006), capoluogo del distretto omonimo. È sede universitaria e importante polo industriale e agricolo.  ● È la romana Bracara Augusta, importante anche nei primi secoli del Medioevo; fu presto sede vescovile (4° sec.) e alla fine del 5° sec. fu eletta a loro capitale ...
Tag
  • ANTONIO DE OLIVEIRA SALAZAR
  • CATTOLICESIMO SOCIALE
  • MANOEL DE OLIVEIRA
  • CACCIASOMMERGIBILI
  • STATO CORPORATIVO
Altri risultati per PORTOGALLO
  • Portogallo
    Atlante Geopolitico 2016 (2016)
    Vedi Portogallo dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 Il Portogallo è un paese posto all’estremo occidentale del continente europeo, affacciato sull’Oceano Atlantico. Nel Quindicesimo e Sedicesimo secolo in virtù della sua posizione strategica divenne una grande potenza coloniale con possedimenti ...
  • Portogallo
    Atlante Geopolitico 2015 (2015)
    Vedi Portogallo dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 Il Portogallo è un paese posto all’estremo occidentale del continente europeo, affacciato sull’Oceano Atlantico. Grazie alla sua posizione strategica nel Quindicesimo e Sedicesimo secolo divenne una grande potenza coloniale con possedimenti ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
    Marco Maggioli Ilenia Rossini Paola Gregory Simone Celani Bruno Roberti – Demografia e geografia economica. Storia. Bibliografia. Architettura. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Cinema Demografia e geografia economica di Marco Maggioli. – Stato dell’Europa meridionale. Al censimento del ...
  • Portogallo
    Atlante Geopolitico 2014 (2014)
    Vedi Portogallo dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 Il Portogallo è un paese posto all’estremo occidentale del continente europeo, affacciato sull’Oceano Atlantico. Grazie alla sua posizione strategica nel 15° e 16° secolo divenne una grande potenza coloniale con possedimenti in America Latina, ...
  • Portogallo
    Atlante Geopolitico 2013 (2013)
    Vedi Portogallo dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 Il Portogallo è un paese posto ai confini occidentali del continente europeo, che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Grazie alla sua posizione, nel 15° e 16° secolo divenne una grande potenza coloniale con possedimenti in America Latina, ...
  • Portogallo
    ATLANTE GEOPOLITICO (2012)
    Vedi Portogallo dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 Il Portogallo è un paese di limitata estensione ai confini occidentali del continente europeo, che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Grazie alla sua posizione, nel 15° e 16° secolo divenne una grande potenza coloniale con possedimenti in ...
  • Portogallo
    Dizionario di Storia (2011)
    Stato dell’Europa meridionale. Dal Medioevo all’Età moderna Fino all’11° sec. la storia delle popolazioni dell’odierno P. si confonde con quella generale della Penisola Iberica. Nell’11° sec. la riconquista cristiana avvenne a opera dei re di León, Ferdinando il Grande e Alfonso VI, che costituirono ...
  • Portogallo
    Enciclopedia on line
    Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi atlantici delle Azzorre (➔) e di Madeira (➔). Caratteristiche fisiche Morfologia La struttura ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Portogallo Giandomenico Patrizi e Francesco Bartolini Geografia umana ed economica di Giandomenico Patrizi Stato dell'Europa meridionale. Nell'ultimo quarto del 20° sec. e nei primi anni del 21° il P. ha vissuto un periodo di grandi trasformazioni dovute al crollo del regime autoritario, protrattosi ...
  • Portogallo
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Katia Di Tommaso Irresistibilmente attratto dall’Oceano Atlantico La posizione del Portogallo, disteso lungo l’Atlantico, ha consentito al paese di ‘voltare le spalle’ all’Europa e di avventurarsi oltremare, per porre rimedio alla scarsità delle proprie risorse. In tutta l’Europa atlantica soltanto ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia del Cinema (2004)
    Portogallo Simona Fina Cinematografia Fino agli anni Ottanta (quando si è raggiunto un ritmo di produzione più regolare) in P. il cinema ha visto alternarsi periodi di quasi completa inattività ad altri più fecondi, in particolare gli anni 1917-1925, con l'Invicta Film di Porto, e 1932-1940, con ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
    Portogallo Piergiorgio Landini e Giovanni Gay (XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, ii, p. 597; III, ii, p. 470; IV, iii, p. 38; V, iv, p. 208) Geografia umana ed economica di Piergiorgio Landini Agli inizi del nuovo millennio, il P. appare sempre più avviato a uscire dalla condizione di perifericità ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1998)
    M. Crusafont i Sabater (portoghese Portugal) Stato europeo, con capitale Lisbona, situato nella parte occidentale della penisola iberica. Abitata prima della conquista romana da popolazioni di ceppo e cultura iberica come i Lusitani, i Vettoni e i Calleci, la regione corrispondente all'od. P. fu staccata ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
    Claudio Cerreti Bruno Tobia Luciana Stegagno Picchio Giulia Baratta José-Augusto França Juan Bassegoda Nonell Nicola Balata Stefania Parigi (XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, p. 597; III, II, p. 470; IV, III, p. 38) Il paese, che al censimento del 1991 contava 9.853.100 ab., conserva una ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
    (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597; III, 11, p. 470) Carmelo Formica Aldo Albonico Giuseppe Carlo Rossi Eugenia Schneider Equini José Augusto França Il P., dopo aver perduto nel 1961 il territorio di Goa e dipendenze, annesso all'India, nel corso degli anni 1974-75 ha visto sfaldarsi ...
  • Portogallo
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Pietro Palumbo Fino al sec. XI il P. non ebbe vita autonoma nell'ambito delle regioni iberiche essendo sotto il governo del re di León. Durante la ‛ reconquista ' cristiana si formò la contea di Coimbra (1064), di cui fu investito Sisenando, uno dei generali di Ferdinando il grande di León; e questa, ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597) Gaetano FERRO Gennaro CARFORA Francesco CATALUCCIO Il censimento del 1950 registrava nel territorio continentale 7.856.993 ab., e 8.441.312 con quelli dei quattro distretti di Madera e delle Azzorre (solo popolazione presente; quella residente era ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXVIII, p. 32) Riccardo RICCARDI Mario DI LORENZO Elio CALIFANO Fernando RUSSEL CORTEZ Popolazione (p. 35). - All'epoca del censimento del 12 dicembre 1940, la popolazione della repubblica, comprese le isole Azzorre e Madera, ammontava a 7.722.152 ab., dei quali 7.185.143 nel continente (popolazione ...
  • PORTOGALLO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (A. T., 39-40) Maria MODIGLIANI Fabrizio CORTESI Pino FORTINI Luigi CHATRIAN Anna Maria RATTI Angelo RIBEIRO Fidelino de FIGUEIREDO Joao BARREIRA Antonio Augusto MENDES-CURREA * Lucio D'AMBRA Giuseppe VALENTINI Carlo TAGLIAVINI Stato dell'Europa sud-occidentale, che comprende la maggior ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
portogallo
portogallo s. m. [dal nome del Portogallo, paese da cui (oltre che dalla Spagna) la pianta e i suoi frutti si sono dapprima diffusi in Europa nel sec. 14°, provenendo dalla Cina]. – Altro nome dell’arancio dolce (v. arancio, n. 1): mostrava...
escudo¹
escudo1 escudo1 ‹iškùdħu› s. m., port. [propr. «scudo»; è il lat. scutum]. – Fino all’introduzione dell’euro, unità monetaria del Portogallo, divisa in 100 centavos.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali