portatarga
(porta-targhe, porta targa), s. m. Telaio metallico o di materiale plastico che viene fissato alla carrozzeria di un autoveicolo o di un motociclo per custodirne la targa di immatricolazione.
• Aperto con l’assistenza degli artificieri, il pacco ha svelato invece la nascita di un commercio illegale destinato ai furbetti dalla guida spregiudicata. Da quel collo postale, infatti, sono saltate fuori alcune decine di originalissimi kit composti da due porta-targhe, una centralina elettronica e un telecomando. [...] «È un apparecchio ben pensato, ben costruito, di pregio tecnologico e tutt’altro che rudimentale ‒ sottolinea il dirigente della Polaria di Ciampino, Rosario Testaiuti ‒. Attivando il telecomando, il segnale arriva a una centralina che trasmette ai micromotori istallati nei porta-targhe il comando ad alzare o abbassare la tendina, sia sulla targa anteriore che su quella posteriore». (Giulio Mancini, Messaggero, 14 novembre 2010, p. 11, Cronache) • La versione a tre porte è caratterizzata da una nervatura che sottolinea l’andamento a cuneo della fiancata, mentre entrambe le versioni si ispirano al design anteriore dell’ammiraglia 508, con il portatarga che maschera l’inevitabile traversa anteriore destinata ad aumentare la sicurezza in caso di urto frontale. (Saverio Villa, Corriere della sera, 12 marzo 2012, Corriere Motori, p. 32) • Nella vista posteriore si notano le spalle prominenti e il disegno ricercato e prezioso del portellone nella zona del porta targa, ciò è stato reso possibile dall’utilizzo dalla tecnica di saldatura laser (per la prima volta in una Kia) che rende le giunzioni invisibili e evita l’utilizzo di profili aggiunti per mascherare gli accoppiamenti delle lamiere. (Giornale di Brescia, 17 dicembre 2015, p. 51).
- Composto dal v. tr. portare e dal s. f. targa.
- Già attestato nel Corriere della sera dell’8 dicembre 1966, Mondo dei motori, p. 11 (R. M. C.), nella variante grafica porta-targa.