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porfiria

Dizionario di Medicina (2010)
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porfiria


Malattia determinata da deficit enzimatici della via sintetica dell’eme. Le p. sono congenite o causate da sostanze tossiche. Esistono diverse forme cliniche che si manifestano con intensa eliminazione urinaria delle porfirine e sintomi sia cutanei (eccessiva sensibilità alla luce, pigmentazione ecc.), sia gastrointestinali (dolori violenti, nausea, vomito), sia neurologici (astenia, indebolimento dei riflessi, paralisi).

Porfiria eritropoietica (o uroporfiria eritropoietica)

Insorge nell’infanzia, caratterizzata da fotosensibilità cutanea, iperpigmentazione, ipertricosi, splenomegalia e anemia emolitica. Le urine, di colore rosso scuro, contengono una notevole quantità di uroporfirina ma non porfobilinogeno. La sede dell’alterazione metabolica è il midollo osseo. È correlata a un difetto di uroporfirinogeno III-cosintetasi. La prognosi è grave. Esiste anche una rara variante con prognosi migliore, causata da deficit dell’enzima emesintetasi e nota come protoporfiria eritropoietica.

Porfiria epatica

Questa forma ha nel fegato la sede del difetto metabolico. P. acuta intermittente: insorge in adolescenti e giovani adulti, particolarmente di sesso femminile, caratterizzata principalmente dall’insorgenza accessionale e ripetuta di sintomi gastrointestinali (dolori violenti spesso diffusi, nausea, vomito, stipsi e talora diarrea), sintomi psichici (irritabilità, stato ansioso e iperestesico, agitazione psicomotoria intensa, fenomeni depressivi o confusionali con allucinazioni), sintomi neurologici (dolori, astenia e indebolimento dei riflessi; frequenti le tetraplegie, gravissime le partecipazioni bulbari). Le urine, di colore rossastro o normale (in questo caso scuriscono con il tempo e con l’esposizione alla luce), contengono caratteristicamente, oltre a notevoli quantità di copro- e di uroporfirine, il porfobilinogeno. Il decorso, qualora non sia fatale per le complicanze neurologiche, è favorevole per il singolo episodio. Le recidive sono frequenti. Il danno è legato a un deficit parziale di uroporfirinogeno I-sintetasi. P. cutanea tarda (o p. cronica o p. cutanea dell’adulto): insorge prevalentemente negli uomini, generalmente durante o dopo la quarta decade, è caratterizzata da sensibilità della pelle alla luce, ai traumi e al calore, con formazione di bolle, cicatrici pigmentate o acromatiche, cisti miliari, ipertricosi e iperpigmentazione cutanea; spesso coesiste insufficienza epatica. Nell’anamnesi di questi malati è frequente l’etilismo. Deficit associato di uroporfirinogenodecarbossilasi. Le urine, rossastre, contengono notevoli quantità di copro- e di uroporfirine. La prognosi è generalmente buona, ma una piccola parte dei casi può evolvere verso la cirrosi epatica. P. variegata (o p. mista): ha la sintomatologia della p. acuta intermittente e della p. cutanea tarda; ha una origine genetica in Africa meridionale e risulta correlata a un difetto della protoporfirinogenossidasi. Coproporfiria epatica ereditaria: forma autosomica dominante, con sintomi comuni alla forma mista. P. tossica (o p. epatica acquisita): include le manifestazioni conseguenti a difetto secondario di uroporfirinogenodecarbossilasi, dipendente dall’assunzione di prodotti aromatici polialogenati (diossina).

Vedi anche
fegato Organo ghiandolare complesso annesso all’intestino, presente negli animali Vertebrati.anatomia e medicina1. Anatomia comparata e umanaIl fegato è la più grossa ghiandola del corpo dei Vertebrati, situata caudalmente al cuore nella regione anteriore dell’intestino medio; è di colorito bruno, rossiccio ... urina In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale mezzo attraverso il quale l’organismo si libera dalle scorie del metabolismo endogeno; si presenta normalmente ... metabolismo Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici intracellulari. Il metabolismo ha quattro funzioni principali e specifiche: ricavare energia chimica ... genetica Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo si parla di genetica somatica) sia da una generazione all’altra ...
Altri risultati per porfiria
  • PORFIRINURIA e porfiria
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    PORFIRINURIA (App. I, p. 947) e porfiria Fabio TRONCHETTI I termini di porfirinuria e porfiria non sono usati in maniera univoca nella moderna terminologia clinica: abitualmente per porfiria si intende una malattia dovuta a un difetto congenito del metabolismo delle porfirine (v. XXVII, p. 945 e ...
Vocabolario
porfirìa
porfiria porfirìa s. f. [der. di porfir(ina)]. – Malattia primitiva determinata da alterato metabolismo dell’eme e connessa a fattori genetici o a cause tossiche, di cui esistono diverse forme cliniche (p. eritropoietica, p. epatica, ecc.)...
porfìrico²
porfirico2 porfìrico2 agg. [der. di porfina] (pl. m. -ci). – In medicina, relativo alla porfiria, spec. nella locuzione sindromi porfiriche.
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