porco
Il senso proprio di " maiale " è documentato, in contesti di similitudini, in If VIII 50 Quanti si tegnon or là sù gran regi / che qui staranno come porci in brago (cfr. Orazio Epist. I II 26 " vixisset canìs immundus vel amica luto sus "), e XXX 27 due ombre smorte e nude, / che mordendo correvan di quel modo / che 'l porco quando del porcil si schiude.
Ancora in senso proprio, ma con l'implicito valore figurato di " persona indegna e ottusa ", in Cv IV XXX 4 come dice nostro Signore, non si deono le margarite gittare innanzi a li porci (traduzione da Matt. 7, 6).
Netto il valore figurato in Pg XIV 43 Tra brutti porci, più degni di galle / che d'altro cibo fatto in uman uso, / dirizza prima il suo povero calle, dove il termine indica gli abitanti del Casentino, che l'Arno incontra dapprima nel suo corso. Secondo le varie ipotesi dei commentatori, essi sono così chiamati o perché di costumi rozzi e primitivi o in riferimento al castello di Porciano, possesso dei conti di Modigliana, ramo ghibellino della casata dei conti Guidi, " che erano nei documenti fiorentini solitamente indicati come conti di Porciano " (Casini-Barbi). Pietro però, seguito, sostanzialmente, da Benvenuto, Landino, e da molti altri, scorgeva in brutti porci un'allusione alla lussuria dei " comites Guidos, adeo in opera venerea luxuriosa implicitos, quod porcis quodammodo adaptantur ". Quest'ultima motivazione, riproposta, sia pure in via ipotetica, anche da commentatori moderni (Scartazzini-Vandelli, Sapegno), è giudicata " piuttosto fantastica " dal Mattalia. È da ricordare, infine, che si è anche pensato da alcuni all'inimicizia dei conti di Modigliana nei confronti di Firenze e al fatto che essi non aiutarono sufficientemente i Bianchi fiorentini nei loro tentativi di rientrare in patria.
Il termine si registra ancora in Pd XXIX 124 e 125 Di questo ingrassa il porco sant'Antonio, / e altri assai che sono ancor più porci, / pagando di moneta sanza conio (si noti il valore di predicativo nella seconda occorrenza). Per l'interpretazione di tutto il passo, v. ANTONIO, santo; ingrassare.
In Cv IV XXV 6 porco salvatico è il " cinghiale ", detto anche semplicemente p.: cfr. If XIII 113 colui che venire / sente 'l porco e la caccia a la sua posta, e XXII 56 Cirïatto, a cui di bocca uscia / d'ogne parte una sanna come a porco.