poppizzato
p. pass. e agg. Assimilato ai movimenti culturali dell’arte o della musica pop.
• In un gioco di citazioni dal passato ‒ che hanno fatto parlare addirittura di un profeta del postmoderno ‒ ecco innescato il suo [di Andy Warhol] dialogo con i capolavori e l’immagine che di essi resta impressa nella mente. Come le griglie geometriche di Mondrian assimilate a una pallina da golf, i nudi di Picasso «poppizzati», le macchine di Leger lette come spaccati dell’Empire State Building o le Cattedrali di Monet come prototipi della pixel art. (Chiara Gatti, Repubblica, 26 gennaio 2010, Milano, p. XIII) • Che Rita Jahanforuz sia di origini iraniane spaventa più che tranquillizzare gli oltranzisti di Teheran: sa come parlare ai loro ragazzi e soprattutto sa come farli ballare. […] Sono vecchie e popolarissime canzoni iraniane, poppizzate e remixate da deejay come Offer Nissim. Tutte in persiano. (Davide Frattini, Corriere della sera, 15 luglio 2012, p. 14, Esteri).
- Derivato dalle loc. s.le ingl. pop (art) o pop (music) con l’aggiunta del suffisso -izzato.