popolo dei social
(popolo dei social network), loc. s.le m. Gli utenti delle reti sociali.
• Oggi non esiste alcun programma di politica culturale, magari diversificato per entità di intervento economico, e ci si rimette al popolo dei social network per trovare soluzioni e strade per fronteggiare i tagli del Governo, demandando l’elaborazione della politica culturale a ipotetici stati generali. Ma per fare che? (Nicola Laforgia, Repubblica, 16 settembre 2010, Bari, p. XV) • Difficile che il blocco totale della rete, in un mondo sempre più interconnesso, riesca a fermare il flusso delle informazioni. Da lì nascono i movimenti di massa. Ma forse il popolo dei social per essere a prova di censura deve fare il salto di qualità. Andare oltre le proteste per creare un movimento vivo, con una piattaforma di ideali solida. Solo questo sarà davvero a prova di censura. In tutti gli altri casi, il movimento di piazza rischia di spegnersi. È già successo. (Andrea Gagliarducci, Sicilia, 23 marzo 2014, p. 23) • «Tutti i vecchi campioni hanno accettato subito l’idea di rimettersi in gioco», aggiunge [Enrico] Papi convinto che il ritorno di Sarabanda sia stato voluto anche dal popolo dei social, di cui è diventato un beniamino. (Tiziana Leone, Secolo XIX, 11 giugno 2017, p. 38, Xte Spettacoli).
- Composto dal s. m. popolo, dalla prep. dei e dalla loc. s.le ingl. social (network).