popolarliberale
(popolar-liberale), agg. Che unisce le istanze politiche della tradizione popolare e liberale.
• Casomai qualcuno non ricordasse o non sapesse, meglio precisare: [Gianfranco] Fini non è mai stato fascista, ma è sempre stato insofferente agli intruppamenti. Forse proprio per questo ha una certa ritrosia a farsi inghiottire dal partitone popolarliberale di Silvio Berlusconi. (Vittorio Feltri, Libero, 16 dicembre 2007, p. 1, Prima pagina) • E c’è pure il dettaglio che la moschea, nel presepe della Provvidenza, ci stava da tre Natali. Dettaglio non secondario: dimostra, a parte l’odiosità della polemica politica, la sua pretestuosità. La crociata leghista, forzanovista e popolarliberale (si fa per dire) contro l’islamizzazione del bambinello, scatenata a scoppio ritardato: una o due Natività fa, la moschea non faceva scandalo. I media erano distratti, [Mario] Borghezio e soci ululavano ad altro. Preghiamo che il Dio padano perdoni il loro grave ritardo. (Enzo Costa, Repubblica, 3 gennaio 2009, Genova, p. I) • il dissenso di chi anche in Forza Italia pensa alle preferenze, potrebbe saldarsi con le analoghe istanze dell’area moderata. Non a caso, ieri, la vicepresidente vicaria dei senatori alfaniani Laura Bianconi parlava delle riforme come di un’occasione «per realizzare un soggetto politico in grado di partire da Ncd e Udc e capace di aggregare le varie forze che si riconoscono in una destra di governo europea, cristiana e popolar-liberale». (Sonia Oranges, Messaggero, 12 luglio 2014, p. 6, Primo Piano).
- Composto dagli agg. popolare e liberale.
- Già attestato nella Stampa Sera del 30 aprile 1979, p. 10 (Fabio Galvano), nella variante grafica popolar-liberale.