Ponzi game
Strategia di raccolta di denaro dai risparmiatori, che prende il nome da un emigrante italiano, Charles P., il quale lo utilizzò negli Stati Uniti (prevalentemente nel Massachusetts) all’inizio del 1920, truffando oltre 40.000 persone, per l’equivalente odierno di 5 miliardi di dollari USA complessivi. Con questa locuzione si intende quindi identificare una particolare tipologia di truffa.
Lo schema consiste nel raccogliere denaro promettendo in tempi brevi altissimi rendimenti da complicate, ma non del tutto infondate, operazioni di ingegneria finanziaria (nell’originale schema di P. si trattava di operazioni di arbitraggio internazionale su certificati di risposta postale), che peraltro non si intende affatto praticare, se non in minima parte, per gettare fumo negli occhi e rendere verosimile la prospettiva di guadagno. Parte della ricchezza raccolta dai primi clienti è utilizzata per corrispondere loro i rendimenti promessi, rafforzando la loro fiducia e diffondendo nel pubblico l’appetibilità della partecipazione allo schema. Una volta innescato il meccanismo e diffusasi la notizia dei favolosi guadagni ottenuti, si passa a una seconda fase, in cui si convincono i clienti a reinvestire i loro interessi, cercando nello stesso tempo di ampliare molto velocemente la clientela con appropriate operazioni di marketing. Parte del denaro dei clienti di nuova generazione serve per tacitare le pretese dei clienti di prima generazione che, rifiutando la prospettiva del reinvestimento, pretendessero di essere saldati. Come detto non si effettua alcun tipo di reale investimento, ma ci si limita a utilizzare il denaro raccolto per finanziare politiche di marketing e commerciali piuttosto costose. L’impossibilità di documentare alle autorità di controllo, o semplicemente di spiegare agli organi di informazione, le reali fonti dei profitti, genera negli investitori dapprima preoccupazione e poi panico e corsa ai rimborsi. Ciò determina il crollo dello schema.
A prima vista, la diffusione dei controlli e della cultura finanziaria dovrebbero scongiurare il verificarsi di ulteriori giochi di P., invece, vi è un elenco incredibilmente lungo di truffe basate su questo schema, forse perchè è ormai documentato nel mondo (e non solo in Italia) l’alto grado della financial illiteracy («analfabetismo finanziario») della popolazione dei risparmiatori. Il caso più famoso è stato quello di B. Madoff, prestigioso esponente del mondo della finanza, capace di truffare migliaia di risparmiatori, ma anche grandi società finanziarie, con un buco stimato in oltre 60 miliardi di dollari, che gli è valso all’inizio del 2009 una condanna a 150 anni di prigione. Lo schema di P. non va confuso con un altro genere di truffa o di raggiro, basato sulle cosiddette piramidi finanziarie (➔ piramide finanziaria; giocatore, rovina del).