PONTE nelle ALPI (A. T., 24-25-26)
Borgata della provincia di Belluno, sulla destra del Piave, a 395 m. s. m., presso il luogo dove il fiume, dopo aver fatto un ampio meandro, muta di direzione e, inciso un dosso di scaglia rossa cretacica, si apre la strada verso la Val Belluna. Il ponte, che è ricordato per la prima volta in un documento del 27 aprile 1181 e che è stato più volte ricostruito, serve alla carrozzabile Vittorio-Pieve di Cadore (antica Via d'Alemagna). Il comune, che è abbastanza vasto (58,04 kmq.) e si estende dalle due parti del fiume, si chiamava fino al 1807 Pieve di Frusseda, e poi (fino al 1867) Capodiponte. Esso si compone di 13 frazioni, di cui la maggiore è Polpet (1130 ab.); Quantin è la più alta (763 m. s. m.), mentre a Cadola è la sede comunale. Gli abitanti del comune erano 2421 nel 1766, 3365 nel 1857, 3822 nel 1881 e 5081 nel 1931 (in diminuzione rispetto al 1921, quando erano 6259). Un settimo del territorio è sterile; il resto è per un quinto coperto da terreni incolti, per il 64% da prati e pascoli, per il 5,4% da boschi e solo per l'8% da campi.