PONTARLIER (A. T., 20-21)
Piccola città della Francia orientale, capoluogo di circondario nel dipartimento di Doubs, con 11.830 ab. (1926). È posta sulle rive del Doubs, a 837 m. s. m., in importante posizione strategica nel Giura, verso la frontiera svizzera. Poiché ebbe a subire frequenti distruzioni e incendî l'attuale città data solo dal secolo scorso e non presenta nulla di monumentale e interessante, tranne una porta trionfale eretta in onore di Luigi XV. Nei riguardi della sua attività industriale, vanno segnalate le sue distillerie di kirsch e altri liquori, alcuni stabilimenti per la lavorazione del cuoio, segherie e orologerie. Ha un discreto commercio, specialmente con la Svizzera, di cavalli, formaggio, cuoi, legname, marmo. È anche buon centro di escursioni. È tuttora difesa da buone fortificazioni. È servita dalla ferrovia internazionale che unisce la Francia alla Svizzera e all'Italia.
Pontarlier ha origini assai remote, ché sin dall'epoca di Traiano era stazione della via romana che riuniva la Gallia all'Italia (Pons Ariolicae). Dell'epoca feudale non le rimangono però che scarsi ricordi e pochi resti di fortificazioni. Fu saccheggiata e bruciata dagli Svizzeri in varie epoche: nel 1300, 1336, 1475, 1639. Sino al 1678 con altri diciotto villaggi formò il comune del Baroichage che godeva di grandi privilegi amministrativi. Subì un altro incendio totale nel 1736 e fu in ultimo devastata dagli Austriaci nel 1813-15.