PONSONBY
. Famiglia inglese, che ebbe notevole importanza specialmente nella politica irlandese dal periodo dell'unione con l'Inghilterra, attuata da Pitt nel 1800. John P. (29 marzo 1713-12 dicembre 1789) fu speaker del parlamento irlandese. Postosi poi in lotta col partito che faceva capo al luogotenente, marchese Townshend, rassegnò nel 1771 le dimissioni. Suo figlio George (5 marzo 1755-8 luglio 1817) fu il maggiore rappresentante del partito dell'indipendenza irlandese. Nel 1776 entrò nella Camera dei comuni irlandese, nel 1782 fu cancelliere dello scacchiere d'Irlanda, nel 1789, seguace del principe di Galles, passò all'opposizione e attaccò lord Buckingam sostenendo vivamente l'emancipazione dei cattolici e combattendo l'unione. Quando questa fu realizzata, fu tra i cento deputati irlandesi della Camera dei comuni e nel 1806 fu lord cancelliere dell'Irlanda, ma dal 1807 in poi passò di nuovo all'opposizione. Nel 1806 fu creato barone. Altri membri notevoli della famiglia furono John (1770-21 febbraio 1855) diplomatico e ambasciatore a Buenos Aires (1826), Rio de Janeiro (1828), Napoli (1832), Costantinopoli (1832-37); ebbe larga parte nelle trattative che portarono Leopoldo di Sassonia-Coburgo al trono del Belgio; e il generale Sir Henry Frederick (10 dicembre 1825-21 novembre 1895) che si distinse nella guerra di Crimea e fu segretario particolare della regina Vittoria.