BETTINI, Pompeo
Poeta, nato a Verona il 1° maggio 1862, morto il 15 dicembre 1896 a Milano, dove era vissuto esercitando il mestiere di correttore di bozze nella tipografia Sonzogno. In tale ambiente operaio, come pure nei cenacoli di sinistra facenti capo alle riviste Vita moderna e Critica sociale (alle quali il B. collaborò con versi e scritti critici), si alimentò la sua fede socialista, genuina e calda, ma non mai tale da soffocare la sottile vena poetica.
Nel 1887 pubblicò Versi ed acquerelli; nel 1892 tradusse il Manifesto dei comunisti; poco prima di morire scrisse un dramma, I vincitori, in collaborazione con Ettore Albini. Postuma uscì la raccolta delle Poesie (Milano 1897), da cui B. Croce ha tratto di recente la sua edizione (Bari 1942). Scarsamente proclive alla poetica decadente di fine secolo, il B. risentì i romantici, che rivisse con fine educazione stilistica. si direbbe parnassiana, cantando con appassionata autenticità di chiarezza lirica le disperazioni di una vita breve e squallida.
Bibl.: F. Turati, in Critica sociale, VI (1896), n. 24; B. Croce, in La lett. d. nuova Italia, II, 4ª ed., Bari 1943; id., prefaz. all'ed. cit.; C. Muscetta, in Primato, 15 agosto 1942; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, III, Bari 1946, pp. 197-204; F. Ulivi, in Fiera letteraria, 13 novembre 1947.