Vedi POMPEI dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
POMPEI (v. vol. vi, pp. 308 ss.)
Il quadro delle nostre conoscenze sull'antica città, non è sostanzialmente mutato nel corso degli ultimi anni (1962-68), tuttavia nuovi e talvolta notevoli contributi si registrano sia nell'attività di scavo, sia nella bibliografia.
Per quanto riguarda la storia urbanistica e l'architettura pubblica e privata un ripristino di valori volumetrici ed una migliorata lettura si è ottenuta in alcuni edifici attraverso l'opera di consolidamento e di restauro là dove cominciavano ad apparire segni di decadimento oppure esistevano inadeguate e non consone protezioni. Migliore sistemazione hanno avuto le tombe fuori Porta Nocera, la Basilica, il Foro Triangolare; inoltre in molte case (Fauno, Dioscuri, Cei, Fabius Amandus, Criptoportico) si sono ripristinati gli elementi di copertura sulle tracce originali superstiti. Un saggio nella Casa del Fauno (Istituto Archeologico Germanico) ha rivelato cinque fasi edilizie anteriori a quella che oggi vediamo; inoltre, sulla via dell'Abbondanza si è iniziato lo scavo della Casa di C. Iulius Polybius, della quale soltanto la facciata era stata già messa in luce dallo Spinazzola. Essa appare costituita dalla fusione di due abitazioni. Uno degli atrî è decorato nel I Stile, ma reca le tracce dei danni che subì con il terremoto dell'anno 62 e dei rifacimenti che erano in corso al momento dell'eruzione. Nella parete di fondo, a sinistra del tablino, è una "falsa porta" dipinta, di proporzioni assai slanciate; a fianco appare un altro atrio con decorazioni di III Stile. Altri ambienti recano pitture di II e III Stile e sono abbastanza ben conservate anche le tracce del piano superiore. Nell'insula occidentalis la casa di M. Fabius Rufus si va rivelando come una delle più vaste dimore pompeiane: essa costituisce un ulteriore esempio di quelle case-ville che si impiantarono al margine della città nel I secolo dell'Impero sfruttando le ormai non più funzionali e funzionanti strutture del muro di cinta urbano (si confrontino gli esempî già noti ad Ercolano). In posizione panoramica, questa casa presenta una facciata articolata sul lato del mare e si sviluppa in numerosi ambienti disposti su più livelli. Di particolare pregio è un ampio salone a fondo nero di IV Stile, un atriolo colonnato, ed un quartierino termale. Infine, le ricerche di W. Jashemski al cosiddetto Foro Boario hanno permesso di riconoscere le tracce di un vigneto con l'esatta disposizione delle piante. Nell'agro pompeiano, in località Murecine, una altra villa suburbana si è venuta ad aggiungere a quelle già conosciute: elemento singolare è un portico, parzialmente superstite, sul quale si apre una serie di triclinî, con dipinti di IV Stile. Nella villa si è trovato anche un gruppo di tabelle cerate, contenenti testi di negotia privata.
Nuove scoperte di arte figurativa oltre alle decorazioni parietali, cui abbiamo accennato, sono i bronzi della casa di Fabius Rufus, un efebo lampadoforo, un busto giovanile coronato, ed un trapezoforo che, insieme con minori oggetti, testimoniano della ricchezza di quella casa.
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