POLYNIKOS (Πολύνικρος)
Scultore tebano, noto per aver eseguito con Straton, suo concittadino, un gruppo di bronzo di cui si è rinvenuta la base ad Atalanta, nella Locride orientale.
La base veniva probabilmente dall'antica Opous; consta di due blocchi di pietra scura locale, che formano un insieme semicircolare, con uno sviluppo massimo di m 2,63. La dedica a Dioniso e ad Apollo è disposta in modo da far intendere la posizione delle due figure perdute, ma di cui restano anche evidenti tracce sulla pietra. I caratteri epigrafici suggeriscono una data non più bassa del IV sec. a. C. (Loewy), forse anteriore alla distruzione di Tebe (335 a. C.). Gl'incassi per i piedi delle due statue, rivelano l'accostamento di due figure simmetriche, l'una che insiste sul piede sinistro, l'altra sul destro, rivolte entrambe verso lo spettatore. Tracce di sostegni rispettivamente a destra e a sinistra del Dioniso e dell'Apollo, fanno pensare che le divinità apparissero appoggiate, con una ponderazione di tipo prassitelico.
Bibl.: E. Loewy, in ᾿Εχημερίς ᾿Αεχαιολογική, 1885, p. 199 s.; I. G., IX i, 280; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, IV, A, 1931, c. 381, s. v. Straton; XXI, 1952, c. 1788, s. v.