poltronaro
s. m. (spreg.) Chi è attaccato alle poltrone, al potere.
• Allude ai cinquestelle? «Fanno una gazzarra indegna, ci danno dei poltronari e parassiti sociali. Il gestaccio lo ha fatto la [Barbara] Lezzi a [Lucio] Barani e io l’ho mimato. Le cosiddette signore fanno ben peggio di noi e [Pietro] Grasso lo consente» (Vincenzo D’Anna intervistato da M[onica] Gu[erzoni], Corriere della sera, 5 ottobre 2015, p. 9, Politica) • Il leader leghista [Matteo] Salvini commenta in un tweet: «Il poltronaro ipocrita [Angelino] Alfano alle persone del Family day: Sono con voi. E intanto sostiene il governo delle adozioni gay». Un modo per dire che c’è il pro e il contro, niente vie di mezzo. (Anna Maria Greco, Giornale, 31 gennaio 2016, p. 2, Il Fatto) • ormai si sta discutendo se imbarcare o meno in Sicilia [Angelino] Alfano e i reduci di Ncd che Silvio [Berlusconi] (a certe condizioni) riprenderebbe in casa però Matteo [Salvini] fa muro: «No ai poltronari», ha ribadito il leader leghista nel giorno di Ferragosto. (Ugo Magri, Secolo XIX, 17 agosto 2017, p. 4, Primo piano).
- Derivato dal s. f. poltrona con l’aggiunta del suffisso -aro.
- Già attestato nella Stampa Sera del 19 agosto 1988, p. 12, Sport (G. Ran.).