POLONESE
. Tessuto caratterizzato da righe trasversali in rilievo (cannette), molto marcate, ottenute a mezzo di due orditi, uno fino (secondario) e uno grosso (principale) a tensioni diverse; e con due trame, una fina e una grossa; oppure, di un ordito a filo semplice teso (secondario) e di un altro ordito a filo doppio o triplo (principale) molle; e con una trama semplice e una doppia o tripla. L'armatura è in tela, ma il tessuto è con diritto e rovescio; il diritto è naturalmente quello nel quale l'ordito grosso (doppio o triplo) copre la trama grossa (doppia o tripla; v. armatura, fig. 68).
Il tessuto polonese classico, in origine, era formato di circa 20 fili di cotone al cm. (ordito secondario) più 40 fili doppî o tripli di seta al cm. (ordito principale); battute 24 al cm., di una trama fina di seta, o di cotone, e di una trama grossa di cotone, doppia o tripla. L'ordito principale richiede sempre una tensione debole, elastica e cedevole; l'ordito secondario, all'opposto, una tensione forte; ciò affinché la trama grossa possa alzarsi e figurare sul dritto del tessuto ben coperta dall'ordito principale, mentre il rovescio resterà piatto; occorrono quindi sempre due subbî.
Il tessuto polonese, particolarmente adatto per tappezzerie, è stato imitato in cotone mercerizzato e rayon in luogo della seta.