POLO
. In astronomia, adottato come riferimento sulla sfera celeste un circolo massimo, si dicono poli di esso i due punti in cui il diametro perpendicolare al piano di codesto circolo incontra la sfera. Se lungo il circolo massimo avviene, o s'immagina avvenga, un movimento, si chiama polo superiore quello donde il movimento si vede, o si vedrebbe, compiersi in senso diretto, cioè contrario a quello delle sfere dell'orologio.
Dei sistemi di coordinate celesti più usati (v. astronomia: Astronomia sferica; piano: Astronomia) ecco i poli corrispondenti: del sistema altazimutale, zenit e nadir, definiti dalla direzione del filo a piombo; dei sistemi equatoriali, poli celesti, sul prolungamento dell'asse di rotazione della Terra (linea dei poli terrestri); del sistema eclittico, poli dell'eclittica; del sistema galattico, poli della Via Lattea. Per il cambiamento di posizione dei poli celesti (precessione degli equinozî e nutazione) e dell'eclittica (variazione delle latitudini), v. equinozî; astronomia: Astronomia sferica.
In geografia si dicono poli le due intersezioni, sensibilmente fisse, dell'asse di rotazione della Terra con la sua superficie; e polo nord è quello in cui un osservatore vedrebbe rotare la Terra in senso diretto.
Infine poli magnetici si dicono i due punti della superficie terrestre (distinti dai poli geografici), in cui l'inclinazione magnetica raggiunge i suoi valori estremi ± 90°; essi si trovano attualmente a 70° 30′ N., 95° 30′ O. (da Greenwich) e a 72° 25′ S., 154° E.
Poli magnetici. - Un magnete, p. es. una sbarretta d'acciaio magnetizzato, può attirare la limatura di ferro; l'attrazione della limatura sembra limitata, come si vede nella fig. 1, ai due estremi della sbȧrretta, che si dicono poli magnetici. Se la sbarretta si sospende per il suo centro di gravità, e si ha cura che in prossimità non esista materiale ferro-magnetico, essa si orienta lungo il meridiano; uno dei suoi poli si volge a nord e si dice polo nord, l'altro a sud e si dice polo sud (poli di segno contrario o eteronomi). Se consideriamo una calamita lunga e sottile (ago magnetico), l'azione sulla limatura di ferro si può considerare limitata ai due punti estremi o poli; in questi punti possiamo ammettere che siano concentrate delle masse magnetiche di specie opposta. Occorre però notare che il fenomeno della magnetizzazione interessa tutta la sbarra, come segue dalla seguente esperienza: se una calamita è spezzata, p. es. a metà della sua lunghezza, in corrispondenza della rottura appaiono due poli di segno contrario e ciascuno dei due pezzi costituisce una calamita completa, dotata cioè di due poli eteronomi (fig. 2); comunque si spezzi o sbricioli una calamita, ciascun pezzetto risulta una calamita completa; ciò significa che non si può isolare un polo magnetico. Le azioni tra due poli diminuiscono rapidamente al crescere della loro distanza; usando aghi magnetici molto lunghi e sottili si può quindi studiare l'azione di un polo come se fosse puntiforme e isolato dall'altro di segno contrario. Si trova che poli eteronomi si attirano, poli omonimi si respingono.
Si dice che due masse magnetiche sono uguali e di ugual segno, se, nello stesso mezzo e nelle stesse condizioni geometriche, agiscono con forze uguali in grandezza e senso sopra un polo magnetico di riferimento; si dicono uguali e di segno opposto, se agiscono con forze uguali e di senso opposto sul polo di riferimento. Analogamente si può parlare di una massa magnetica doppia di un'altra, ecc. La forza con cui si attirano o respingono due poli magnetici obbedisce alla legge di Coulomb (v. coulomb); è proporzionale cioè direttamente alle masse magnetiche e inversamente al quadrato della distanza tra i poli stessi.
In una macchina elettrica, in particolare in un generatore di corrente continua (pile, accumulatori, ecc.), vi sono due punti a potenziale diverso, tra i quali viene inserito l'apparecchio utilizzatore; tali punti si dicono poli del generatore di corrente. Si dice positivo il polo che si trova al potenziale più elevato, negativo quello che si trova al potenziale più basso; il senso del campo elettrico esistente tra i due poli è quindi quello che va dal polo positivo a quello negativo. In un generatore di corrente alternata si chiamano ancora poli i punti a differente potenziale, tra i quali viene inserito il circuito d'utilizzazione, ma non ha evidentemente senso parlare di polo positivo o negativo.