POLLENZA (A. T., 24-25-26 bis)
Cittadina delle Marche in provincia di Macerata, situata a 341 m. s. m. sul fastigio d'un colle tra la valle del Potenza e quella del Chienti. Il nome medievale, Montemilone, dopo il 1860, venne mutato nel romano di Pollenza (Pollentia; da non confondere con la più nota Pollentia sul Tanaro, per la quale v. pollenzo). Il nucleo urbano presenta, entrando dalla porta Vittoria, ai lati della lunga strada centrale, una serie di notevoli edifici in "cotto": la chiesa di S. Giuseppe, il palazzo Leopardi; nella piazza mediana Emanuele Filiberto di Savoia, la chiesa dell'Immacolata, il palazzo e la torre civica, il Monte di Pietà e il teatro; più oltre, la chiesa dei Ss. Francesco e Antonio (secolo XII), con bel portale gotico-lombardo (1377). Pollenza ha tradizioni d'industria (tessuti) e d'arte applicata (maioliche e stoviglie domestiche). Il territorio comunale di kmq. 39,68 e con quote estreme di m. 344 e 110. è collinoso, ripidamente scendente sul Potenza (Passo di Treia), più dolcemente sul Chienti con qualche piana terrazzata d'alluvioni antiche; in esso cessa l'interna cimosa miocenica d'arenarie tenaci e incomincia la litoranea, subappenninica e pliocenica, delle friabili arenarie gialle e argille cineree. Il suolo agricolo è di 36,82 kmq., intensivamente coltivato a cereali, viti, piante foraggere, gelsi, alberi da frutta; e dà notevole produzione di ovini, bovini, suini, bozzoli e pollame. Nel 1931 il comune contava 5142 ab., dei quali circa un migliaio raccolti nel centro. A 3 km. a O. dal centro, sopra un terrazzo del Potenza, è il monumento nazionale della Badia di S. Maria di Rambona (m. 170), sorta forse su rovine pagane (Ara Bonae) nel sec. VIII con triplice abside e cripta (sec. XI-XII) di singolare interesse storico-artistico, per le 19 colonne cilindriche e prismatiche, dalle più varie figurazioni bizantine nei capitelli, e per resti di affreschi quattrocenteschi.
La stazione ferroviaria della linea Porto Civitanova-Fabriano è a 5 km. di distanza.
Nel territorio pollentino si svolse la "battaglia della Rancia" (o di Tolentino), strenuamente combattuta il 2-4 maggio 1815 tra l'esercito italo-napoletano del re Murat e quello imperiale-austriaco.
Bibl.: D. Pallotta, Sul "Monte Francolo", 1930 (edizione gentilizia); id., Descrizione storico-artistica su Rambona, 1931 (ed. gent.); G. Fammilume, Relaz. per la cultura della storia gener. cittadina (Pollenza), Roma 1931.