politica liquida
loc. s.le f. Comunicazione politica multiforme, che si adegua ai continui cambiamenti della società.
• Quando [Matteo] Renzi mira a collegarsi ai grandi innovatori della sinistra europea […] dimentica che Tony Blair o Gerhard Schroeder hanno potuto sedurre gli elettorati dei rispettivi Paesi perché prima hanno convinto il proprio partito. […] Giuste o sbagliate che siano le sue idee, Renzi questa battaglia ha invece sempre preferito aggirarla, appoggiandosi al mito della politica liquida, al rapporto diretto con la platea mediatica, a furbizie di marketing come il Wiki-pd. (Stefano Cappellini, Messaggero, 14 settembre 2012, p. 1, Prima pagina) • [Susanna] Camusso ha contestato alla radice l’idea che se la democrazia costa va tagliata perché «si comincia così, non si sa dove si finisce». Ma la Cgil vive drammaticamente un problema di «disorientamento» e la causa principale sta certamente nella crisi che «continua a mordere» e nel continuo calo dell’occupazione. La Cgil è comunque «l’antitesi della politica liquida». (Vindice Lecis, Piccolo, 9 maggio 2014, p. 11, Economia) • Una scuola di formazione politica, come si usavano un tempo per fornire strumenti di conoscenza a quanti vogliono impegnarsi nella lotta politica. L’iniziativa, dal sapore a metà tra il vintage e l’affascinante in tempi di politica liquida e «leggera», è stata organizzata dall’associazione «ControCorrente», di cui fa parte il già candidato sindaco del partito comunista dei lavoratori, Giorgio Barisone, e dal collettivo politico anticapitalista e antirazzista «Resistenze Internazionali». (M. D. F., Secolo XIX, 1 settembre 2016, p. 15, Savona Provincia).
- Composto dal s. f. politica e dall’agg. liquido.
- Già attestato nella Repubblica del 12 ottobre 2006, p. 1, Prima pagina (Massimo Giannini).