poliomielite
Infezione del midollo spinale da parte di microrganismi, classicamente enterovirus (picornavirus), appartenenti a uno dei tre tipi di poliovirus, ma anche di virus Coxsackie A e B, di quello dell’encefalite giapponese e del virus West Nile. Nei Paesi in cui i programmi di vaccinazione contro i poliovirus sono efficaci, la sindrome da p. anteriore acuta è solitamente sostenuta dagli altri virus sopra elencati, mentre, fino al 1950, epidemie di poliovirus causavano migliaia di paralisi permanenti (in circa i due terzi dei casi di malattia). Dal punto di vista anatomopatologico la p. è caratterizzata da lesioni necrotiche neuronali, con cromolisi, accumuli perivasali di linfociti e di microglia del giro motorio precentrale del cervello, nel tronco cerebrale, nel midollo spinale (neuroni della sostanza grigia anteriore e intermedia). Essendo la p. un prototipo di infezione virale neurotropica, ed essendo gli esiti delle precedenti epidemie tuttora presenti, se ne possono tratteggiare le caratteristiche cliniche. La maggior parte delle infezioni decorre senza sintomi, oppure con lieve faringite e gastroenterite: questa fase di viremia (virus che si dissemina per via ematica) è in questi casi sufficiente a stimolare un’efficace produzione anticorpale, ma è la responsabile della trasmissione da uomo a uomo. Nella p. vera e propria i sintomi prodromici sono apatia, astenia, cefalea pulsante, febbre, nausea, vomito, dolori muscolari. Successivamente la cefalea e gli spasmi dolorosi dei muscoli si fanno più intensi, insieme a segni di meningismo e a elevata irritabilità. In alcuni casi seguono i sintomi paralitici, sia nell’acme febbrile sia in fase di apparente remissione dei sintomi: la paralisi si instaura rapidamente, in circa 48 ore, oppure ‘a singhiozzo’ nell’arco di settimane, ed è accompagnata da fascicolazioni muscolari, iporeflessia, ipostenia, flaccidità; in circa 3 settimane si evidenzia l’atrofia muscolare, che si completa fra la dodicesima e la quindicesima settimana. Può coesistere paralisi bulbare (➔ bulbare, sindrome). La paralisi atrofica dipende dalla distruzione dei neuroni corrispondenti della sostanza grigia del midollo spinale. Il trattamento delle più gravi complicanze respiratorie e cardiocircolatorie è simile a quello di altre malattie paralizzanti (miastenia grave, sindrome di Guillain-Barré). La prevenzione tramite vaccino trivalente (Sabin) in 4 dosi prima dell’età scolare è stata uno dei maggiori successi terapeutici del 20° secolo.