ASTACHOVA, POLINA
Vincitrice di nove medaglie olimpiche, Astachova è stata la regina della scena agonistica dalla metà degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Sessanta. Ginnasta completa, ha ottenuto vittorie in tutte le specialità tranne che nel salto del cavallo. Durante la seconda guerra mondiale dovette trasferirsi con la famiglia a Severoural´sk, alle pendici degli Urali settentrionali, dove si ammalò di una forma di tubercolosi. Ritornata a Doneck, riuscì a guarire e all'età di tredici anni iniziò a dedicarsi alla ginnastica. Due anni dopo l'esordio nel 1954 ai campionati sovietici, conquistò la prima medaglia d'oro (concorso a squadre) alle Olimpiadi di Melbourne. Nel 1958 bissò ai Mondiali il successo nel concorso a squadre, vincendo anche il bronzo nelle parallele asimmetriche. L'affermazione nella trave agli Europei del 1959 fu il preludio ai trionfi delle Olimpiadi di Roma (1960), dove conquistò due ori (concorso a squadre, parallele asimmetriche), un argento (corpo libero) e un bronzo (concorso generale). Gli Europei dell'anno seguente confermarono il suo valore, essendo riuscita a ottenere altri due ori (parallele asimmetriche, trave) e due argenti (corpo libero, concorso generale). Dopo la vittoria con la squadra sovietica ai Mondiali del 1962, Astachova onorò la sua ultima Olimpiade con nuovi, grandi successi. L'edizione olimpica di Tokyo (1964) la vide infatti trionfare con due ori (concorso a squadre, parallele asimmetriche), un argento (corpo libero) e un bronzo (concorso generale). L'ultima medaglia la conquistò ai Mondiali del 1966, con l'argento nel concorso a squadre. Ritiratasi dalle competizioni, guidò come allenatore le vincenti spedizioni olimpiche sovietiche del 1972 e del 1980.