POLIGNOTO
. Vasaio attico, personalità distinta dal pittore dello stesso nome. La sua firma appare in quattro vasi, due stamnoi, una pelike, un'anfora, tutti a figure rosse, sempre con la voce verbale "egrapsen". Si tratta d'una produzione ceramica, che può essere collocata attorno alla metà del sec. V a. C.; il suo stile dimostra i residui d'una tradizione artistica precedente, con nuovi elementi dell'arte fidiaca ormai prevalente, quale a noi si manifesta nel Partenone. Corrispondono i vasi di Polignoto alle metope di questo edificio, della cui decorazione esse sono la parte più antica. Vi è un po' di vuoto nell'espressione delle singole figure, ma le composizioni sono irreprensibili e vi è ricchezza di tratto. J. D. Beazley ascrive al vasaio P. trenta vasi non firmati.
Bibl.: J. D. Beazley, Attische Vasenmaler des rotfigurigen Stils, Tubinga 1925, p. 391 segg.; P. Ducati, Storia della ceramica greca, Firenze 1923, p. 368 segg.; J. C. Hoppin, A handbook of attic red-figured Vases, II, Cambridge 1919, p. 374 segg.; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung der Griechen, II, Monaco 1923, p. 54 segg.