POLIGNAC, Armand-Jules-Marie-Héraclius, duca di
Nato a Parigi il 17 gennaio 1771, morto a Saint-Germain-en-Laye il 30 marzo 1847. Emigrato con i genitori (v. polignac), da ragazzo trascorse qualche anno in Austria, quindi, mortagli la madre nel 1793, seguì il padre in Russia, dove la zarina Caterina II assegnò a lui e alla moglie, un'olandese già ricchissima, rovinata poi dalla rivoluzione, vasti possedimenti in Ucraina. Nel 1802 sperò di potere liberamente rientrare in Francia, e nelle trattative intercorse si adoperò la sorella, duchessa di Guiche, ma le sue aspirazioni naufragarono, specialmente per il fatto che nel frattempo si compromise nella congiura del Pichegru (v.) e del Cadoudal. Arrestato insieme col fratello, fu condannato a morte (9 giugno 1804), ma per intercessione della moglie, che seppe commuovere il cuore dell'imperatrice Giuseppina, la pena gli fu commutata nella detenzione prima a Ham, poi a Vincennes, infine (1810) in una casa di salute, dove conobbe il generale Malet, e fu sospettato di avere preso parte alla congiura ordita dallo stesso. Riuscito a evadere quando gli alleati invasero la Francia, nel gennaio del 1814 raggiunse, insieme col fratello, il conte d'Artois a Vésoul, e di là penetrò in Parigi (31 marzo 1814). Eletto membro della Camera dei deputati, fu da Luigi XVIII nominato maresciallo di campo, e scelto come uno dei suoi aiutanti di campo dal conte d'Artois, esercitandone le funzioni anche quando il suo protettore salì al trono col nome di Carlo X.
Succedette alla morte del padre (21 settembre 1817) nella Camera dei pari; ma dopo la rivoluzione del luglio 1830, per essersi rifiutato di prestare giuramento di fedeltà al nuovo governo, si ritirò a vita privata.