Fratello (Parigi 1771 - Saint-Germain-en-Laye 1847) di Auguste-Jules-Armand-Marie. Emigrato coi genitori (1789), arruolatosi nell'armata controrivoluzionaria del principe di Condé, rientrò in Francia dopo il colpo di stato del 18 brumaio e svolse attiva propaganda ultrarealista, compromettendosi nella congiura di Pichegru e di Cadoudal. Arrestato per questo e condannato a morte (1804), ebbe la pena commutata in detenzione perpetua da Napoleone. Evaso (1813), aiutante di campo del conte d'Artois, rientrò a Parigi con gli alleati e fu deputato (1815), duca e pari (1817), primo scudiero di Carlo X. Dopo il 1830 si rifiutò di giurare fedeltà al nuovo governo, ritirandosi a vita privata.