LANZANI, Polidoro
Pittore, nato nel 1515 da un tale Renzo pittore e vasaio di Lanciano in Abruzzo; morto nel 1565 a Venezia, dove aveva lungamente operato (documenti del 1536 e del 1548). Dei suoi quadri, che lo Zanetti cita in chiese ormai sconsacrate di Venezia, solo la Pentecoste (1545) si conserva nell'Accademia e indica un pittore educato nell'ambito di Bonifazio dei Pitati, che, come tutti i suoi contemporanei, cerca di assimilarsi qualche peculiarità di Tiziano, del quale più che scolaro potrebbe essere stato talvolta aiuto. La figura artistica di Polidoro non è finora chiaramente determinata e si confonde talora con quella di altri contemporanei che hanno sviluppato in modo analogo schemi tizianeschi; pure, la critica concorda nel raggruppare sotto il suo nome taluni dipinti, specialmente Sante conversazioni, che si distinguono per un tono rosso bruciato e per una superficie densa e lucida rilevata da lumeggiature. Tipiche sarebbero le Madonna con Santi del Hofmuseum di Vienna, del Museo di Castelvecchio a Verona, del Fitzwilliam Museum a Cambridge, della Galleria Pitti, la Cena in casa del Fariseo all'Accademia di belle arti a Vienna, ecc.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, iii, Milano 1928, pp. 1061-1069 (con la bibl. prec.).