PETROCCHI, Policarpo
Filologo, nato il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio, nella montagna pistoiese, morto ivi il 25 agosto 1902. Insegnò privatamente, poi nel collegio militare di Milano, infine in quello di Roma. Il nome del P. è particolarmente legato alla sua opera di lessicografo. Nel Nòvo dizionario universale della lingua italiana (voll. 2, Milano 1887-91) egli metteva risolutamente in prima linea, secondo la dottrina manzoniana, la lingua parlata fiorentina, ma registrava anche largamente l'uso della rimanente Toscana e, in seconda linea, l'uso letterario. Il primato attribuito alla lingua parlata lo porta a preferire, p. es., cèco, còco alle forme letterarie cieco, cuoco.
Riduzioni dell'opera maggiore sono il Nuovo dizionario scolastico (Milano 1892) e il Piccolo dizionario della lingua italiana (Milano 1895); cfr. anche il Vocabolarietto di pronunzia e ortografia (Milano 1891). Rimase incompleto il Thesaurus: Enciclopedia manuale illustrata (Milano 1891 segg.). A questa attività del P. si ricollegano varie sue grammatiche scolastiche e antologie di letture toscane e il manualetto nomenclatore In casa e fuori (Milano 1893). Fra gli studî letterarî del P. vanno ricordati quelli di argomento manzoniano (Dell'opera di A. Manzoni, Milano 1886, La prima giovinezza di A. M., Milano 1898, I Promessi Sposi con un commento storico, estetico e filologico, voll. 4, Firenze 1893-1902). Frammento postumo d'un disegno generale della storia letteraria italiana è lo scritto La lingua e la storia letteraria d'Italia dalle origini fino a Dante, Roma 1903. Tradusse "in lingua parlata" L'Assommoir di E. Zola (Milano 1879); scrisse una commedia (I vespri, Milano 1882), una raccolta di fiabe (Nei boschi incantati, Milano 1887), ecc.
Bibl.: A. Gotti, Due lessicografi italiani: P. P. e G. Rigutini, in Nuova Antologia, 1903 e in Italiani del sec. XIX, Città di Castello 1911; Onoranze a P.P., numero unico, Pistoia 1909.