poliabuso
s. m. Uso eccessivo e combinato di più sostanze o farmaci che provocano sensazione di ebbrezza.
• I medici parlano di «poliabuso» di alcol, cannabis e cocaina; di patologie psichiatriche collegate a una pesante dipendenza. (Michele Focarete e Gianni Santucci, Corriere della sera, 7 febbraio 2012, p. 26, Cronache) • «Non per forza l’episodio casuale e sporadico si trasforma in tossicodipendenza spiega il dottor Roberto Carrozzino, direttore del Sert dell’Asl 2 savonese. Abbiamo, tuttavia, registrato una diminuzione dell’età in cui ci si avvicina alle sostanze. Per questo, la nostra attività di prevenzione, nelle scuole, con il sistema della “peer education”, effettuata da giovani formati da noi, inizia dai dieci anni». Il problema maggiore resta quello del poliabuso: in particolare, cannabis e alcol. (Silvia Campese, Secolo XIX, 3 settembre 2016, p. 15, Savona) • Alcol e droga sono i fantasmi che da tempo tormentano la vita dell’ex miss Padania. Lo dice il consulente della Procura, lo psichiatra Giacomo Filippini, «Ha una dipendenza da alcol e droga e la tendenza a gravi scompensi in occasione di poliabusi» scrive nella sua relazione agli atti (Andrea Cittadini, Giornale di Brescia, 28 luglio 2017, p. 10, Brecia e Provincia).
- Composto dal confisso poli- aggiunto al s. m. abuso.
- Già attestato nella Repubblica del 14 ottobre 1997, Roma, p. IV.