lusso, poli del
lusso, pòli del. – I poli del lusso sono in prevalenza francesi, benché riuniscano sotto il loro ombrello marchi, aziende e designer internazionali. L’emergere di questi conglomerati durante gli anni Novanta del 20° sec. segnala a un tempo sia la globalizzazione della moda, sia l’eredità storica francese nel settore della produzione di beni di lusso. Il settore del lusso, stimato per un valore di 150 miliardi di euro, è in continua crescita. Benché la definizione di lusso non possa essere fissata entro limiti rigidi, in quanto varia a seconda dei periodi storici e delle località geografiche, generalmente alla categoria dei prodotti di lusso sono riconosciuti una serie di attributi che possono essere così sintetizzati: elevata qualità, rarità - cioè difficoltà di reperimento e acquisizione - artigianalità, prezzo elevato. Ai mercati tradizionali, Stati Uniti, Europa, Giappone, si vanno rapidamente aggiungendo Cina e Russia. Il flusso turistico di clientela asiatica rappresenta uno dei volani più potenti del lusso. Il gruppo LVMH è stato creato con la fusione di due aziende nel 1987: Louis Vuitton, un'impresa specializzata negli accessori di moda, fondata nel 1834, e Moët Hennessy, un'impresa specializzata nei vini e alcolici creata nel 1971. LVMH, cioè Louis Vuitton Moët Hennessy S.A., è oggi la maggiore multinazionale che raggruppa beni di lusso, le cui sessanta compagnie sussidiarie comprendono vini e alcolici, orologi e gioielli, prodotti di moda, profumi e distribuzione. Il brand più antico è il produttore di vino Chateau d’Yquem le cui origini risalgono al 1593. Nella gioielleria e orologeria ci sono marchi molto significativi, ma la forza di LVMH è soprattutto nella moda con i marchi Dior (che possiede il 41% di LVMH), Louis Vuitton, Fendi, Berluti, Céline, Donna Karan, Nowness (la rivista del lusso on line), Pucci, Givenchy, Kenzo, Loewe, Marc Jacobs, Stefano Bi, Thomas Pink, Edun. Il marchio Louis Vuitton, che dà il nome alla multinazionale, è stato fondato nel 1854. Si è specializzato in valigeria e prodotti in pelle e vanta molte e significative collaborazioni con il mondo dell’arte. Amministratore delegato di tutto il Gruppo (e maggiore azionista di Dior) è Bernard Arnault. Il marchio italiano Bulgari è tra i più recenti acquisti del Gruppo. Altro polo del lusso di notevole importanza è PPR, anch’esso francese. L’azienda PPR, in origine specializzata nel commercio di legname, è stata fondata nel 1962 da Francois Pinault, industriale che di recente si è dedicato all’arte con operazioni di grande scala e impatto, acquisendo Palazzo Grassi e restaurando il centro espositivo a Punta della Dogana a Venezia. Negli anni Novanta PPR si focalizza sulla distribuzione, il suo marchio più importante è La Redoute, vendita per corrispondenza. Dal 1999 comincia la riconversione di PPR nei beni di lusso con l’acquisizione del Gruppo Gucci, cui fanno seguito l’acquisto di Saint Laurent, di Sergio Rossi e di Boucheron. La presenza nel lusso di intensifica quando il Gruppo Gucci acquista Bottega Veneta e Balenciaga e acquisisce partecipazioni in Alexandre Mc Queen e Stella Mc Cartney. PPR possiede anche una forte divisione sportswear con Puma e conserva la sua vocazione di vendita al dettaglio con l’azienda di distribuzione specializzata in elettronica Fnac. L’attuale amministratore delegato è Francois Henry Pinault, uno dei figli del fondatore. Il terzo polo significativo del lusso è svizzero, con base a Ginevra, si tratta del Gruppo Richemont, fondato nel 1988 da una costola del Gruppo Rembrandt del Sud Africa fondato negli anni Quaranta da Anton Rupert. Il Gruppo Richemont, dopo aver abbandonato il settore del tabacco, si è specializzato in orolegeria, gioielleria, strumenti di scrittura e, in misura minore, nella moda. Tra i suoi marchi ci sono Dunhill, Baume et Mercier, Cartier, Vacheron Constantin, Piaget, Montblanc, IWC, Panerai. Nella moda Chloè, Alaya, e Shanghai Tang, marchio del lusso cinese. Nel 2010 il Gruppo ha acquisito Net à porter, il primo distributore online di prodotti di lusso. La strategia del Gruppo è di concedere grande indipendenza alle aziende che ne fanno parte; ogni maison agisce singolarmente. Vi sono inoltre tre affiliate al Gruppo: la Laureus che promuove lo sport, la fondazione Cartier dedicata all’arte contemporanea e la Creative academy (situata a Milano) che forma i futuri designer del Gruppo. Dal 1999 al 2012 il direttore del Gruppo Richemont è stato Jan Rupert. Infine ricordiamo il polo del lusso italiano Valentino fashion group, fondato dalla Marzotto nel 2005 e dal 2007 controllato dal fondo di private equity Permira. Valentino fashion group, il cui quartier generale è a Milano, si articola in due unità di business: la prima possiede Valentino, Valentino Garavani, Valentino Roma e RED Valentino, la seconda possiede i marchi in licenza Marlboro Classic, M-Missoni. Inoltre Valentino fashion group possiede parte del marchio americano Proenza Schouler.