podcasting
<pòdkaastiṅ> s. ingl., usato in it. al masch. – Termine derivante da una libera fusione tra iPod (lettore audio di Apple) e broadcasting («radiodiffusione»), che indica l’offerta di file audio digitali (come l’MP3) da parte di siti internet dedicati. La specificità di tale tipologia di downloading sta nel meccanismo on demand per cui l’utente abbonato al servizio (peraltro frequentemente gratuito) riceve periodicamente i contenuti pubblicati online; questi vengono automaticamente registrati nella memoria del dispositivo usato per la riproduzione (PC o altro). L’ascolto dei file può essere dunque effettuato in qualsiasi momento, anche senza essere connessi al web. Il servizio è legato alla diffusione del lettore MP3 di Apple: la possibilità di collegarsi direttamente all’iTunes Store, dove sono disponibili centinaia di migliaia di podcast gratuiti, ha consolidato l’idea di una connessione necessaria e naturale tra iPod e p. (mentre in realtà è possibile ricevere i file su qualsiasi dispositivo collegato a Internet). P. è diventato inoltre sinonimo di web radio: sia le piccole emittenti indipendenti che i grandi network radiofonici tradizionali (ormai presenti anche in rete) mettono a disposizione dei propri ascoltatori le registrazioni delle puntate dei programmi trasmessi, non obbligando il pubblico a sintonizzarsi nell’orario della diretta. La disponibilità online dei contenuti contribuisce dunque al successo e al rinnovamento del mezzo radiofonico, oggi protagonista di una nuova stagione di popolarità. Nato negli Stati Uniti nel 2004 (tra i primi promotori del nuovo sistema si ricorda il dj Adam Curry), il p. è ormai una realtà consolidata anche in Italia: quotidiani online, network radiofonici privati e Radio RAI offrono tale servizio ai propri ascoltatori. La nuova tecnologia trova applicazione inoltre in campo didattico: sull’esempio dei campus d’eccellenza statunitensi, alcune università italiane hanno attivato aree dedicate al p. pubblicando materiale di studio e registrazioni delle lezioni.