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PODALEIRIOS

di E. Paribeni - Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)
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PODALEIRIOS (Ποδαλείρος)

E. Paribeni

Eroe figlio di Asklepios e di Epione. Come il padre e il fratello Machaon possiede caratteri precipui di guaritore: e unitamente a quest'ultimo viene ricordato nei poemi epici come operatore di mirabili cure e guarigioni, ultima e più famosa quella di Filottete.

Le fonti letterarie sembrano distinguere tra le capacità più decisamente chirurgiche di Machaon e le qualità di medico che diagnostica mali interni di Podaleirios. Peraltro il legame tra i due fratelli è strettissimo; tanto da far pensare a una coppia di gemelli. Nel tardo poema epico di Quinto Smirneo P. è descritto così profondamente sconvolto per la morte di Machaon, da tentare persino il suicidio. Nella tradizione figurata i due fratelli ci appaiono in aspetto di gemelli quasi indistinguibili nei rilievi votivi ad Asklepios. Di essi sono ricordati peraltro statue nell'Asklepieion di Atene, e in Messene statue di Damoplion e dipinti di un Omphalion scolaro di Nikias (Paus., i, 2, i, 4; iv, 31, 10; iv, 31, 14). A lato di queste menzioni l'unico dato monumentale è rappresentato da due basi di statue in Atene in cui ritornano i nomi dei due fratelli (I. G., ii, 1447). Nei rilievi votivi di Atene, Coo e altri centri di culto i due fratelli compaiono spesso accanto alle figlie di Asklepios e sempre in aspetto eroico, con la clamide dei cavalieri non diversamente dai Dioscuri. Mancano invece dati per quei centri in cui P. ebbe un culto personale e un mantèion come in Tessaglia e sul Gargano, e dove sarebbe da presumere una maggiore individualità d'aspetto dell'eroe (v. machaon).

Bibl.: Türck, in Roscher, III, 2, 1897-902, c. 2586 ss., s. v., n. i; H. Kenner, in Pauly-Wissowa, XXI, 1952, c. 1131 ss., s. v., n. i.

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