Nella terminologia filosofica greca, il principio vitale cosciente di ogni organismo (lat. spiritus). Per lo stoicismo p. è l’anima, o soffio (πνεῦμα) vitale; nel greco della κοινή e degli scrittori cristiani spesso indica la parte più alta dell’anima: onde la tricotomia πνεῦμα, ψυχή e σῶμα, che porta alla distinzione, caratteristica soprattutto del linguaggio cristiano e gnostico, tra ‘uomo pneumatico’, ‘uomo psichico’ e ‘uomo ilico’ (o ‘materiale’).
La contrapposizione dell’uomo pneumatico all’uomo psichico si trova nell’epistolario paolino ed è largamente diffusa nella posteriore letteratura cristiana. Il primo è docile all’azione dello Spirito Santo, il secondo sottomesso al proprio spirito. Sempre nel linguaggio paolino lo pneumatico è un dono dello Spirito Santo, che non implica una chiamata all’esercizio di un ministero. Sviluppando le contrapposizioni paoline, alcune sette gnostiche indicarono come pneumatici quelli arrivati al pieno possesso dello «spirito», cioè alla gnosi. Pneumatomachi furono chiamati, invece, eretici cristiani dei sec. 4°-5°, così denominati dai polemisti cattolici perché negavano la divinità dello Spirito Santo (➔ macedoniani).
Nella terminologia musicale, il termine p. indica sia un ornamento vocale praticato nella musica antica, consistente in una frase melodica cantata sulla vocale finale di certe parole (per es. alleluia), sia un segno della notazione musicale bizantina, cui corrisponde un intervallo di terza o di quinta.