Pma
s. f. inv. Sigla di Procreazione medicalmente assistita.
• Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha chiesto una «immediata relazione al Centro nazionale trapianti, che ha disposto una ispezione per martedì». Balduzzi ha telefonato alla presidente della Regione, Renata Polverini. Quest’ultima ha spiegato che invierà ispettori per accertare «il rispetto di tutte le norme che devono essere applicati in un Centro Pma». (Mauro Evangelisti, Mattino, 1° aprile 2012, p. 14, Attualità) • Come ogni anno, il Movimento per la vita italiano presenterà all’opinione pubblica una dettagliata interpretazione di quanto sta accadendo in materia di procreazione medicalmente assistita (Pma) sulla base dei dati contenuti nella relazione ministeriale presentata pochi giorni fa per il 2011. (Carlo Casini, Avvenire, 26 luglio 2013, p. 2, Seconda pagina) • Da un lato c’è un numero crescente di donne che emigrano per avere le terapie desiderate, in mancanza di strutture pubbliche idonee in Sicilia. Dall’altro c’è una Sanità povera, un sistema che ha dovuto affrontare pesanti tagli per il piano di rientro, ma avrebbe riconosciuto compensi d’oro a Regioni ben più ricche come la Lombardia. Tutto nasce dal fatto che la Pma (procreazione medica assistita), ovvero l’insieme di prestazioni per aiutare il concepimento, non rientra nei Livelli essenziali di assistenza regionali: cioè non è rimborsabile. (Emanuele Lauria e Gioia Sgarlata, Repubblica, 1° ottobre 2016, Palermo, p. II).
- Già attestato nell’Unità del 14 giugno 2002, p. 30, Commenti (Demetrio Neri), nella variante grafica PMA.